Stefania Maffioli: dopo la caduta, tenta di risorgere
L'ex sindaco si ripresenta dopo il commissariamento del Comune con la lista "Per un Paese Nuovo"
Non si arrende, Stefania Maffioli, e dopo la caduta della sua giunta lo scorso novembre, si ripresenta con una squadra rinnovata. Nata a Varese quarantasei anni fa, laureata in letteratura straniera moderna, insegna nella scuola superiore dal 1984 dove «ho potuto sviluppare il contatto con i giovani e le esigenze dei genitori», spiega. Tra i suoi hobby principali lettura, musica, i viaggi e lo sport, i particolare il nuoto. Prima della passata e breve esperienza da sindaco non aveva avuto esperienze in politica.
Maffioli, dopo la caduta della sua giunta si ripresenta alla competizione elettorale: con che motivazioni?
Riparto con la volontà di terminare il mandato che i cittadini mi hanno affidato, restituendo la fiducia a chi ha creduto in me. In 17 mesi ho amministrato i Comune con impegno e lavoro concreto, con risultati visibili come gli interventi per le scuole elementari e per la viabilità. Ho dimostrato che l’immobilismo in cui Oggiona con Santo Stefano versava nelle scorse amministrazioni era dovuto alle persone che governano: io ho messo i fatti davanti alle parole. In poco tempo la mia giunta ha deliberato 200 atti, segno che l’esecutivo funzionava.
A Oggiona con Santo Stefano è caduta la giunta nello scorso novembre: cosa non ha funzionato?
È mancato l’appoggio e il sostegno al sindaco, il gruppo che avevo scelto per governare si è sfaldato sotto le pressioni dei partiti politici, evidenziate solo dopo le elezioni. Per gestire un Comune ci vuole il giusto peso tra politica e gestione amministrativa, dare e ricevere fiducia è fondamentale. In un gruppo non c’è solo il sindaco, assessori e capigruppo devono affiancare e condividere il progetto. Il mio giudizio sull’esperienza di quei 17 mesi è comunque positivo, nonostante le difficoltà ho potuto conoscere la macchina amministrativa. Rispetto ad altri Comuni, Oggiona con Santo Stefano ha pagato l’immobilismo delle passate amministrazioni.
Quali sono le vostre priorità?
Riprenderemo in mano il programma interrotto prematuramente. La rete fognaria e la viabilità vanno migliorate, abbiamo in programma la costruzione di due piazze e di un’area mercato. Troveremo le sedi idonee per Pro Loco, Avis, e Terza Età di Oggiona, mentre amplieremo la sede di Santo Stefano. Vogliamo anche migliorare le condizioni dei servizi sociali, con interventi per ammalati, anziani e famiglie in difficoltà. Amplieremo il cimitero di Oggiona e le strutture sportive esistenti. Per quanto riguarda la sicurezza, installeremo telecamere di videosorveglianza, mentre a livello ambientale abbiamo in mente progetti per il mantenimento del verde, con un percorso ecologico comunale per la valorizzazione dell’area boschiva, da incentivare anche grazie allo sviluppo della Protezione Civile comunale.
Come è composta la lista “Per un Paese Nuovo”?
L’idea di fare una lista civica nuova è nata dopo l’esperienza negativa della passata legislatura. Non c’è nessun tesserato con partiti politici, non voglio spaccature nel gruppo. Le persone che hanno accettato di partecipare a questo progetto si sono detti disponibili al sostegno di idee e progetti. La coerenza è un valore che ho preteso, nelle altre liste non ne vedo traccia. Sono elementi abituati a prendere decisioni nel proprio lavoro, e lo faranno anche per il Comune. “Concretezza e serietà per un Comune più vicino alla gente” è il nostro motto. Le idee ci sono, la squadra è stata scelta in modo armonico, con una condivisione di ruoli e progetti che non avevo riscontrato nella prima esperienza. Siamo fiduciosi, speriamo che i cittadini apprezzino i nostri valori.
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