Emergenza idrica: Sogeiva allaccia un nuovo pozzo

”Ma la soluzione dei problemi legati alla crisi idrica sta nel pieno funzionamento dell’ATO

Sono partiti questa mattina, primo di agosto,  i lavori per la realizzazione del collegamento tra l’acquedotto provinciale e un pozzo di Mornago, messo a disposizione dalla Società patrimoniale del Comune. «Questo permetterà di fornire una quantità d’acqua di circa tre litri il secondo in più all’acquedotto provinciale di Barza – spiega il Direttore generale di Sogeiva, Antonio Caniello – in grado di risolvere i problemi d’approvvigionamento registrati nelle ultime due settimane a Bodio Lomnago e Galliate Lombardo».

La Sogeiva S.p.A. Varese Ambiente gestisce, per conto della Provincia, sia l’acquedotto provinciale di Barza che quello dell’Arnona, fornendo acqua potabile ad una ventina di comuni.

«A Bodio Lomnago e Galliate, gli ultimi due centri serviti dalla linea dall’acquedotto provinciale di Barza, spesso la pressione non è stata sufficiente a garantire l’erogazione. I problemi d’approvvigionamento – prosegue Caniello – sono, ovviamente, dovuti al caldo estivo e al conseguente aumento dei consumi. I consumi, del resto, sono aumentati ancora rispetto allo scorso anno, come dimostrano i nostri dati sulle forniture ai comuni. »

«La situazione è senz’altro preoccupante per alcuni comuni, costretti a fare i conti con la carenza d’acqua nei mesi estivi – dice l’Amministratore delegato di Sogeiva, Piero Palmucci (nella foto) – e tutta la struttura della nostra Società è impegnata al massimo, giorno e (spesso) notte per assicurare un servizio adeguato. Non abbiamo esitato a mettere a disposizione tutte le risorse delle quali disponiamo, anche finanziarie, come nel caso del pozzo di Mornago, per far fronte all’emergenza».

«Vorrei tuttavia precisare due questioni che mi sembrano fondamentali – aggiunge Palmucci -La prima è del tutto contingente e riguarda la nostra chiamata in causa per alcune situazioni che sono state erroneamente attribuite alla nostra responsabilità. L’invito che vorrei rivolgere a tutti è di evitare una sorta di “scaricabarile” che serve solo a creare confusione».

«La seconda questione, più rilevante e strategica, riguarda gli interventi da mettere in campo per garantire, in tutte le condizioni, un adeguato livello del servizio d’erogazione dell’acqua potabile. Noi che operiamo quotidianamente nella gestione del servizio idrico integrato, siamo consapevoli della necessità di un coordinamento e di una politica comune e condivisa per l’intero Ambito Territoriale Ottimale, che coincide con i confini provinciali. L’impegno convinto di molti, a partire dalla Provincia, per la costituzione dell’ATO, il suo funzionamento e gli adempimenti conseguenti deve continuare perché la soluzione definitiva del problema relativo alle emergenze estive è proprio nella piena attuazione dei compiti che ad esso spettano».

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Pubblicato il 01 Agosto 2007
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