“Ho fatto fortuna in Canada e adesso mi godo Varesenews”

Il lettore Giorgio Bressan viene a trovare i parenti in Italia e arriva ad Anche Io per incontrare la redazione: “Vi leggo tutti i giorni”

Ancora pochi giorni e Giorgio Bressan prenderà l’aereo che lo riporterà in Quebec, Canada, da dove potrà continuare ad avvertire il suo amico di Origgio ogni volta che sull’Autostrada dei Laghi c’è coda.
Tutto normale, dal momento che il signor Bressan (nella foto), originario di Azzio – paesino nel nord della provincia di Varese – è l’icona del lettore varesino nel mondo. Un nome e un cognome che rappresentano i tanti “sciur Brambilla” sparsi ai limiti del pianeta ma che grazie ad internet mantengono uno stretto contatto col territorio, tanto da far coincidere il suo arrivo in Italia proprio con la festa di Varesenews, e da incontrare il direttore Marco Giovannelli per una chiacchierata dove ha raccontato di sé.
Una vita spericolata incominciata nella Svizzera degli anni 60, a soli 18 anni (oggi nel ha 66) per arrivare all’Eldorado americano «dove dopo qualche anno acquisti la cittadinanza e ti chiedono come unica condizione di rispettare le leggi e comportarti bene, non di sentirti canadese». Bressan è uno di quelli che ce l’hanno fatta. E’ in pensione, ma ha creato un piccolo regno, (brematech.com) una compagnia che produce pezzi di meccanica di precisione e li vende alle multinazionali di tutto il mondo. E’ stata dura? «Ci è voluta la voglia di fare e un pizzico di fortuna: quando dalla Svizzera capii che non potevo arrivare in alto perché immigrato, saltarono fuori due opportunità: il Canada e il Sudafrica. Ma l’apartheid mi faceva paura. Così, con 120 dollari Usa in tasca, e una cassa di effetti personali, partii da Rotterdam in nave, e in quattro giorni misi piede in Canada».
I fratelli e la sorella non lo hanno mai fatto sentire solo, certo che l’Italia….ed ecco che arriva Internet. «In Canada il web è più diffuso che in Italia, ci sono tanti giornali on line, e quelli che hanno una piattaforma su carta mettono in rete le notizie e le edizioni riguardano, come in Italia, territorio e provincie, che da noi equivalgono agli stati Usa, dal momento che il Canada è federale. Ma soprattutto è l’uso che viene fatto della rete ad essere differente: la pubblica amministrazione sfrutta tantissimo le potenzialità di internet, che semplifica moltissimo il rapporto cittadini-istituzione”.
E di Varesenews cosa pensa? «Mi piace perché trovo davvero tante informazioni della mia zona, che è appunto la Valcuvia, ma più in generale amo le notizie legate ai luoghi, alla cronaca. Ogni tanto stupisco amici e parenti in Italia, come quando arrivò una forte nevicata, qualche anno fa. “Qui è tutto bianco” – mi disse mio fratello – “Lo so!” – risposi, “l’ho letto su Varesenews”».
Cosa manca? «Preferirei avere qualche notizia in più sul tempo, e magari una galleria di link consigliati, però va bene così. Da patito di fotografia ho apprezzato molto lo spazio che avete aperto qualche anno fa sulle foto dei lettori. Quelle di gatti e animali, però, sono forse un po’ troppe…».

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Pubblicato il 09 Settembre 2008
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