Incontro con Maurizio Cucchi
L'occasione culturale al Liceo Crespi dove alle 16 in aula magna si potrà incontrare il poeta, giornalista e scrittore milanese
Sarà ospite del Liceo Classico e Linguistico “D. Crespi” giovedì alle 16:00, in Aula Magna, una autorevole voce della poesia contemporanea: Maurizio Cucchi, scrittore, consulente letterario, pubblicista, traduttore, ma soprattutto poeta.
Già dalla sua prima raccolta poetica Il disperso (Mondadori 1976) Cucchi rivela il grande amore per Milano, la sua città: Giovanni Raboni, a proposito di questa raccolta, aveva parlato di “vero romanzo milanese”. Anche nel romanzo Il male è nelle cose, esordio in prosa del 2005, il protagonista si muove sullo sfondo di una Milano di un imprecisato anno: l’autore indaga sulla psiche umana, sul sottilissimo filo che costituisce il confine tra normalità e follia, sulle mille contraddittorie sfaccettature di ogni essere umano, grandi slanci di generosità frammisti a schegge di perversione, teneri sentimenti uniti alle più ciniche crudeltà, senza capire bene perché.
E di recente La traversata di Milano (Mondadori 2007) è una splendido, coltissimo omaggio alla sua città natale la Milano degli scrittori e dei poeti amati, da Stendhal a Gadda, da Parini a Manzoni, senza dimenticare i poeti a lui più vicini, cronologicamente e per «linguaggio» letterario utilizzato, Sereni (il titolo del libro riprende palesemente un suo verso), Loi, Raboni, Milo De Angelis, Luciano Erba (ma non mancano neppure gli omaggi all’amata Inter e al calcio, Meazza in testa). Cucchi, poeta prosatore di un viaggio sicuramente sentimentale, accompagna il lettore in una passeggiata tutt’altro che virtuale in una “città ideale per andare a passeggio”, attraverso itinerari spesso a ritroso nel tempo e nello spazio, ma sempre vicino alla vita normale e quotidiana dei milanesi di ieri e di oggi.
Dalla prova diretta, dal vissuto personale nasce la poesia di Cucchi; racconta la vita come esperienza dell’assurdo sovrastata dalla morte e dalla violenza, calandosi nella mentalità di un qualunque uomo metropolitano, anzi milanese, che ha perduto i nessi con l’esistere e il senso dell’essere. Ma il poeta è alla ricerca di questo senso e il suo sguardo poetico sul mondo trascende quello che racconta e va “oltre”. Cosa sopravvive di un uomo? Un segno, una parola, finché il tempo non li rovinerà. E’ tanta l’inconsistenza dell’essere: ma, ecco la scoperta, può essere vinta nell’incontro con l’altro, nella possibilità di conversare, di trovare una relazione profonda e solidale con gli atri esseri umani, di recuperare una vita etica; così sì che un segno diventa senso, memoria infinita senza paura del tempo.
Il poeta Maurizio Cucchi incontrerà gli studenti del Liceo per parlare di poesia (lui è particolarmente sensibile e attento ai nuovi giovani talenti poetici) e delle sue opere; l’incontro è tuttavia una occasione per tutti coloro che vorranno conoscere un protagonista della letteratura contemporanea, dal momento che l’evento sarà aperto al pubblico.
NOTE BIOGRAFICHE E BIBLIOGRAFICHE
Maurizio Cucchi è nato a Milano il 20 Settembre del 1945, dove vive.
Si laurea all’Università Cattolica con una tesi su Nelo Risi e Andrea Zanzotto.
E’ stato cronista sportivo dal 1960 al 1971, un’attività che ha ripreso e che continua a esercitare sporadicamente per vari giornali, da “Italia Oggi” al “Corriere dello Sport” a Rigore” ed ha insegnato nella scuola media dal 1972 al 1981.
Si impone alla critica e al pubblico già con la prima raccolta di poesie nel 1976 "Il Disperso".
Per anni opera come consulente editoriale, critico letterario e traduttore (Flaubert, Lamartine Mallarmé, Stendhal, Villiers de l’Isle-Adam, Prévert). e collabora a numerose riviste – “Paragone”, “Belfagor”, “Nuovi Argomenti” – e alle pagine culturali di varie testate giornalistiche – “l’Unità”, “Il giorno”, “Tuttolibri”, “Panorama”, “Il Giornale”, “La Voce”.
Nel 1980 pubblica "Le meraviglie dell’acqua" e due anni più tardi il poemetto "Glenn", Premio Viareggio 1983, nel 1987 "Dama del gioco" e "Poesia della fonte", Premio Montale nel 1993.
Dal 1989 al 1991 ha diretto il mensile “Poesia”, ha fatto parte del comitato di lettura della Società di Poesia e dell’”Almanacco dello Specchio” ed attualmente collabora alla “Stampa” e tiene, sul settimanale “Lo Specchio”, una rubrica di poesia che dedica molto spazio anche a poeti esordienti.
Cucchi ha tradotto dal francese opere di vari autori tra cui Stendhal, Flaubert, Lamartine, Villiers-de-I’Isle Adam, Mallarmé, Prévert.
Nel 1996 ha curato, con Stefano Giovanardi, l’edizione di una antologia dei poeti italiani del secondo Novecento, edita nei "Meridiani" Mondadori.
Fra i suoi lavori, "L’ultimo viaggio di Glenn", del marzo 1999, "Poesie 1965-2000" Oscar Mondadori, Milano 2001 e 2003, "L’uomo che mangia" Dialogolibri, Olgiate Comasco 2001, "Per un secondo o un secolo" Mondadori, Milano 2003, "101 poesie per sopravvivere", Guanda, Milano 2004 ed il romanzo "Il male è nelle cose", Mondadori, Milano 2005, “La traversata di Milano” Mondadori Milano 2007, “Jeanne d’Arc e il suo doppio”, Guanda, Milano 2008, “Come una nave”, Ed. L’arca Felice, Salerno 2008.
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