Piazza Risorgimento: “Tanto verde in meno, e cosa si è risolto?”

Il Comitato per la Salvaguardia della Città rileva un traffico "parassita" per i divieti di svolta a sinistra da e per via Venegoni e chiede una rotonda anche per quello snodo

"A neppure due anni dall’intervento di “riqualificazione di Piazza Risorgimento”, molti utenti (i commercianti soprattutto) ne lamentano i limiti e i difetti". Così il Comitato per la Salvaguardia della Città, ancora dal dente avvelenato per gli abbattimenti a suo tempo eseguiti, contro una determinata opposizione, dall’amministrazione comunale del sindaco Mucci.
Il Comitato chiese allora, se non l’annullamento, almeno la revisione del progetto: la rotonda era troppo grande (60 metri di diametro), adatta "più ad uno svincolo autostradale, che non ad un contesto urbano". Si chiedeva una rotonda più contenuta nelle dimensioni, in modo da salvaguardare ben 1500 mq di verde urbano e trovare spazio per posteggi e corsie ciclabili. Il Comitatoavanza altri esempi di spreco di spazi: "la doppia corsia in ingresso alla piazza di via XX Settembre, manifestamente superflua". Anche qui, evitando questo ampliamento si sarebbero salvati una mezza dozzina fra tigli e platani centenari. Che invece sono stati abbattuti, insieme a una cinquantina d’altre piante.

Tutti questi interventi per gli ambientalisti non hanno scalfito il problema centrale: il traffico. Se di notte ci si risparmia soste inutili, di giorno le code, "senza soluzione di continuità, vanno da Piazza Risorgimento fino a Piazza San Lorenzo e viceversa". Perchè mai, se una rotatoria è fatta per fluidificare? Perchè, sostengono gli ambientalisti, "le criticità, anziché essere state risolte, sono state trasferite: una fra tutte l’incrocio fra le vie Venegoni, XX Settembre, Borghi, laddove è impedita la svolta a sinistra, sia per chi, provenendo da piazza Risorgimento deve andare a Cassano, sia per chi proveniente da Cassano è diretto a Busto". Costringendo tutti a giri viziosi di centinaia di metri; col che, se si è evitato il "tappo" micidale dovuto alle svolte a sinistra, si è riversato l’effetto sulle rotatorie. Soluzione proposta da Legambiente: una nuova rotonda al posto dello spartitraffico che taglia questo snodo. Ma non da 60 metri di diametro, possibilmente…

Con un calcolo aritmetico basato sui dati di ARPA Lombardia (un autoveicolo emette 189 g/km di CO2, 47 mc/km di PM10 e 60 mg/km di polveri sottili), Legambiente calcola che le emissioni dovute al “giro dell’oca” verso e da piazza Risorgimento dato da un traffico di 1000 auto, sarebbero pari a circa 200 kg/giorno di CO2 e 47 e 60 g/giorno per le polveri. Per tacere del danno recato localmente dalle cinquanta piante abbattute, che come noto assorbono CO2, emettono ossigeno e nella bella stagione tramite il fogliame abbattono vari altri inquinanti. Oltre a ombreggiare, rinfrescare, attutire i rumori…

A Milano il Maestro Abbad, riocordano gli ambientalisti, ha "preteso" la piantumazione di 90.000 alberi per tornare a dirigere alla Scala. "Fatte le debite proporzioni, a Gallarate sarebbero 3500". E se una proposta simile dovesse venire dalla cultura gallaratese? Tanto ossigeno guadagnato.

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Pubblicato il 22 Gennaio 2010
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