A scuola e al lavoro, un progetto contro la violenza delle donne
Si chiama "Quello che le donne non dicono" e prevede una serie di iniziative per contrastare il fenomeno della violenza e del maltrattamento sulle donne con incontri nei comuni, nelle scuole e con il pubblico
Un progetto per contrastare il fenomeno della violenza e del maltrattamento. Si chiama "Quello che le donne non dicono" ed è stato presentato questa mattina, mercoledì 23 febbraio, a Villa Recalcati dove una serie di partners si sono seduti al tavolo per spiegare «che è importante prevenire e contrastare, anche guardando alle nuove generazioni». Ancora oggi infatti, esistono stereotipi e preconcetti sul rapporto uomo-donna che vengono adottati anche dai giovani e dai giovanissimi. Per questo, il progetto di EOS, con la Consigliera Provinciale di Parità Luisa Cortese, FIDAPA-BPW Italy Sez. Varese, Cooperativa NaturArt (finanziato per 15.000 euro da Regione Lombardia e altri 15.000 dalla consigliera Provinciale di Parità) si svilupperà in tre direzioni.
La prima è quella rivolta ai giovani: «É un progetto innovativo – ha spiegato l’ex Consigliere di parità Bersviglieri -. Bisogna fare un lavoro propedeutico per fare in modo che le ragazze imparino a costruirsi un’identità e un’ autonomia». Nei prossimi mesi nelle classi quarte dall’ ITIS “Ponti” Gallarate e all’ ISIS “Keynes” Gazzada Schianno, verranno proposti percorsi sul rispetto reciproco fra generi e la lotta agli stereotipi organizzati da Naturart. «La cooperativa lavora da 15 anni lavora nel settore della prevenzione sui giovani – ha spiegato Elena Spello – Vogliamo affrontare questi argomenti con loro perchè sono sempre più diffusi stereotipi sbagliati».
Un’altra parte del progetto prevede delle tavole rotonde con gli opinion leader dei comuni. A Comerio, Gazzada Schianno, Saronno e Viggiù si terranno 3 incontri con scadenza mensile e Silvia Bassanini spiegherà come intercettare e affrontare nel modo giusto i fenomeni di violenza. Tutto questo si tradurrà in incontri pubblici (terza parte), aperti alla popolazione, dove si tratteranno i diversi temi legani agli stereotipi di genere, del maltrattamento e della violenza, e dove verranno date informazioni sui servizi territoriali a cui le vittime possono rivolgersi.
«É importante partire dai Comuni, dalle scuole per sviluppare una cultura della non- violenza nei confronti delle donne in tutti i luoghi, a casa, nelle scuole, nei luoghi di lavoro» ha spiegato Luisa Cortese, Consigliere di parità in Provincia. «Il tema del rispetto della donna è importante – ha continuato Leda Mantovani di Fidapa-. Oggi c’è un uso distorno della nostra immagine che porta a pensare che il corpo può essere un ascensore sociale. Non è così. Noi vogliamo mandare un messaggio diverso».
Inoltre lo Sportello del Centro Antiviolenza EOS sarà attivo con un servizio di ascolto telefonico e accoglienza per donne vittime di violenza o maltrattamento, per tutta la durata del progetto. Il tutto si chiuderà con Convegno, che si terrà il 28 maggio a Villa Recalcati dove si farà un resoconto del percorso fatto e delineando le strategie operative risultate più utili.
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