Mirabelli denuncia l’incuria al castello di Belforte
La perdita del castello sarebbe gravissima per il patrimonio storico, artistico, culturale della nostra città
Degrado e scarsa cura rendono il Castello di Belforte un bene a rischio. Una testimonianza storica importante per Varese, che assiste indifferente alla rovina di un bene che è pressochè tutto, tranne tre porzioni, di proprietà comunale. Tra i segni di trascuratezza, un episodio accaduto recentemente.
Lo afferma il consigliere comunale Pd, Fabrizio Mirabelli, “Esempio del suo stato di evidente abbandono è il furto dei pluviali in rame avvenuto, nel silenzio e nell’indifferenza generale, in due riprese: verso la fine del 2010 e la settimana scorsa. Se non mi fossi preso io la briga di segnalare quanto accaduto agli uffici competenti, probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto”. “Da sopralluogo da me eseguito – racconta Mirabelli -, risulta anche che, in via Scoglio di Quarto, sono visibili sulla facciata laterale nuove preoccupanti crepe che, con il vento primaverile, potrebbero dare origine ad altri crolli che andrebbero ad aggiungersi a quelli che hanno polverizzato, qualche anno fa, l’ala duecentesca”.
Lo stato di incuria sarebbe evidente: “I recenti lavori di messa in sicurezza e recupero, che hanno messo in luce anche nuovi affreschi, affidati ad una ditta scelta da un noto supermercato, che ha “sponsorizzato” per 450 mila euro il “salvataggio” di parte dello stabile – afferma Mirabelli -, sono stati sicuramente positivi ma rischiano di rivelarsi inutili se, ora che sono terminati, le istituzioni decidono nuovamente di disinteressarsi del castello, abbandonandolo a se stesso. Mi auguro che sindaco e giunta, per quanto di loro competenza, vogliano intervenire al più presto per evitare il pericolo di ulteriori furti e crolli. Altrimenti il castello è destinato ad essere spogliato e a crollare pezzo a pezzo”.
E conclude: “Capisco che il fatto che Federico Barbarossa, acerrimo nemico della Lega Lombarda, sia stato uno degli illustri ospiti del castello di Belforte, faccia storcere il naso ai leghisti duri e puri. La perdita del castello, tuttavia, sarebbe gravissima per il patrimonio storico, artistico, culturale della nostra città”.
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