Le imprese “lean” fanno di più e meglio con meno
Approda anche in Italia la filosofia produttiva giapponese. L’Università Liuc insieme all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e Agusta spa, Alenia Aermacchi spa, BTicino spa, Sices Group e Slimpa spa, ha creato l’unità di studi "Lean Club"
Dalla patria del Sol Levante alla provincia di Varese, nel segno del mondo lean: approda anche in Italia la filosofia del “fare di più e meglio con meno”, della quale finora il Giappone è stato in maniera indiscutibile il faro, con l’esempio di colossi come Toyota.
A testimoniare la crescita di interesse sul tema nel nostro Paese, la creazione all’Università Carlo Cattaneo – LIUC di un’unità di studi denominata Lean Club, un progetto promosso dalla stessa università insieme all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e alle seguenti imprese: Agusta spa, Alenia Aermacchi spa, BTicino spa, Sices Group e Slimpa spa.
Nella giornata inaugurale del Club, il suo direttore Tommaso Rossi, docente presso la Facoltà di Ingegneria della LIUC, ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa e delineato i servizi che il Club intende offrire alle imprese associate: «Il nostro obiettivo – spiega Rossi – è costituire un network che consenta lo scambio di esperienze, ma anche condurre attività di lean assessment per la valutazione del grado di propensione lean delle imprese, proporre attività di formazione rivolte sia a singole aziende che a filiere, organizzare visite di benchmark ad imprese associate o notoriamente lean e,non da ultimo, farsi promotore di viaggi di studio in Giappone e Stati Uniti.
Il Club nasce a partire dalle imprese del territorio, con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti per accrescere la competitività senza delocalizzare, ma è una realtà aperta a tutti. Vuole essere una sorta di economia di rete, in cui più imprese sono legate, meglio è».
L’incontro ha visto la partecipazione di 164 imprese, provenienti dalla Lombardia ma anche dalla Toscana, dal Trentino e dalla Svizzera.
Vittorio Gandini, direttore dell’Unione degli industriali della provincia di Varese, ha ricordato che il Lean thinking, il “pensiero snello” si basa sul concetto di “valore” per il cliente. «Un approccio produttivo, ma, più in generale, organizzativo – ha detto Gandini – che sta cambiando radicalmente il modo di funzionare delle imprese, focalizzandole sulle attività e sui processi a maggiore valore aggiunto e sull’eliminazione degli sprechi, permettendo loro di recuperare produttività e risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. Tale modello diventerà per le singole imprese e i distretti industriali un fattore di competitività, in un’economia sempre più globale che pone ogni giorno nuove sfide per le imprese».
E il tema diventa sempre più attuale anche per le PMI, cellula fondamentale del nostro tessuto imprenditoriale: «Se tempo fa sono state le imprese di maggiore dimensione quelle che hanno adottato sistemi di produzione e di organizzazione snelle, oggi quelle stesse imprese richiedono, alla moltitudine delle imprese di più ridotta dimensione, con le quali hanno in corso rapporti di subfornitura, di adeguare la propria produzione e standard funzionali alle esigenze dei committenti. Si tratta quindi di un cambiamento necessario, di un cambiamento per alcuni anche epocale, il cui esito sarà, peraltro, quello di un miglioramento complessivo delle performance aziendali. Un cambiamento, quindi, positivo».
Alla giornata inaugurale sono intervenuti in qualità di relatori: Gianpaolo Iacchetti (BTicino spa), Giorgio Agrati (Sices Group), Roberto Del Sole (Agusta spa), Franco Filippi (Alenia Aermacchi spa), Diego Nuvolone (Slimpa spa).
Il successo di adesioni ha confermato l’interesse che sta crescendo nell’impresa italiana nei confronti della filosofia lean: «La situazione – conclude Rossi – è a macchia di leopardo, con numerose eccellenze, ma senza ancora una diffusione capillare di questa cultura. Iniziative come la nostra intendono aprire la strada all’aggregazione sul tema. Dalle grandi aziende alle PMI».
L’Università Carlo Cattaneo – LIUC non è nuova rispetto all’impegno sul fronte della promozione di una cultura della lean production e ha già dato vita ad un’iniziativa di formazione: all’interno della laurea magistrale in Ingegneria gestionale è previsto infatti un orientamento in Lean Manufacturing, che si propone di formare ingegneri gestionali che abbiano le basi per introdurre modelli lean nelle imprese ma anche per occuparsi della gestione dei processi logistico – produttivi in imprese nelle quali sia già stata recepita.
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