Code e attese diventano business su cui investire
Varese Investimenti spa, la holding di partecipazione costituita da Univa (60%) e Intesa San Paolo spa (40%), ha puntato su Artexe, piccola impresa specializzata nel settore degli “elimina code” e nella cartellonistica digitale
Le code e le lunghe attese possono essere un business su cui puntare e Varese Investimenti spa, la holding di partecipazione costituita da Univa (60%) e Intesa San Paolo spa (40%), ha puntato su Artexe, piccola impresa specializzata nel settore degli “elimina code” e nella cartellonistica digitale. L’azienda di Caronno Pertusella ha sviluppato una piattaforma software (Mr-you enterprise) molto avanzata e aperta che puo’ essere usata in tutte quelle strutture, pubbliche e private, come ad esempio gli ospedali e la pubblica amministrazione, dove bisogna indirizzare le persone in attesa e al tempo stesso ottimizzare le risorse umane disponibili.
La holding interviene in Artexe – che nel frattempo da srl è diventata spa – con una salutare iniezione di 550 mila euro, suddivisi tra aumento di capitale (137.500 euro) e prestito obbligazionario convertibile (412.500 euro). Il capitale di rischio di Varese Investimenti servirà a sviluppare l’organizzazione commerciale e l’assistenza ai clienti, tallone d’Achille di molte piccole imprese, troppo spesso concentrate solo sullo sviluppo del prodotto. In questo caso il prodotto c’è e funziona. Occorre farlo conoscere ai potenziali clienti e venderlo.
Artexe è nata nel 2003, dopo aver incorporato un’altra società del settore, la MrLogic, ha quindici addetti (compresi i tre soci amministratori), un fatturato che sfiora il milione e mezzo di euro e un portafoglio clienti da rimpolpare, ma già interessante, che comprende: gli ospedali di Desio-Vimercate, Legnano e il Sant’Anna di Como, cliente che ha fruttato all’azienda di Caronno Pertusella il premio assegnato dal Politecnico di Milano per l’innovazione Ict nella sezione «Soluzioni per un miglior servizio al cittadino».
«Il cittadino – spiega Ruggero di Maulo, presidente di Artexe – non deve piegarsi alla tecnologia, ma è quest’ultima che deve andare verso il cittadino». Il desiderio è quello di conquistare anche il mercato del nord Europa, cominciando dalla vicina Svizzera, con cui ci sono già dei contatti. E la piattaforma software, modulabile e progettata in più lingue, si presta a questo scopo.«Varese Investimenti – ha commentato Giovanni Brugnoli, neopresidente di Univa – dimostra di essersi affermata come uno strumento a sostegno della crescita di un intero territorio. Un’intuizione lungimirante della nostra Unione industriali diventata una realtà parte integrante di quelle iniziative che il sistema imprenditoriale locale ha saputo costruire a salvaguardia della propria capacità di fare impresa».
Per la partecipata di Univa si tratta del quarto investimento in soli tre anni. Almeno in questo caso, Artexe non ha dovuto fare code, tanto che Di Maulo ha definito l’intervento della holding «snello, centrato e stimolante». E soprattutto conveniente, visto che il tempo è denaro.
(foto, da sinistra: Giovanni Brugnoli, presidente di Univa, e Vittorio Gandini, direttore di Univa)
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