Lo sviluppo del territorio non passa più solo dal manifatturiero

L'ultima partecipazione di Varese Investimenti in Artexe, piccola azienda tecnologica, è il segno del cambiamento. Frigieri (Ad Varese Investimenti): «ll concetto di industria e di produzione si modificano nel tempo»

univa artexe varese investimenti
Per Varese Investimenti spa, la holding partecipata da Univa, quello di Artexe, piccola impresa tecnologica di Caronno Pertusella,  è il quarto intervento in meno di tre anni. Si è iniziato nel 2009 con una partecipazione in Gemelli spa, azienda che produce dispositivi antirumore per elicotteri. Nel 2010 è stata la volta della Ellamp spa (automotive), nel 2011 è toccato alla Arioli spa (azienda specializzata nel finissaggio tessile), intervento realizzato insieme al Fondo italiano di investimento.
La particolarità dell’intervento in Artexe è che non si tratta di un’azienda legata al manifatturiero, il cuore produttivo della provincia di Varese, bensì ai servizi. «I quattro interventi diversificati – spiega Vittorio Gandini, direttore di Univa – riflettono ciò che sta accadendo in provincia. C’è una capacità di autogenerare attività nuove e al passo con i tempi. Insomma, il dinamismo industriale trova nel dinamismo dell’associazione un utile accostamento».
Alcuni settori segnano il passo, altri invece stanno crescendo. Certamente i servizi con le loro 23.915 imprese attive (dato del 2011 diffuso da Osserva.it, il portale della Camera di Commercio) rappresentano una fetta importante dell’attività economica del territorio. «Il concetto di industria e di produzione – spiega Giovanni Frigieri, amministratore delegato di Varese Investimenti spa – nel tempo si modificano e lo sviluppo non passa più solo attraverso l’hardware, ovvero la produzione pesante, ma anche attraverso il software, cioè i servizi e la parte tecnologica che rientra nelle nostre linee di investimento».
Per Giovanni Ferrari, di Intesa San Paolo, socio di minoranza (al 40%) di Varese Investimenti, l’ingresso in Artexe da una parte è un «progetto sfidante», in quanto l’azienda non è rappresentativa della storia industriale del territorio, da sempre vocata al manifatturiero, dall’altra è una scelta strategica nell’ottica di chi investe, perché diversifica il portafoglio rispetto ai tre precedenti interventi. Insomma, anche se non si tratta di venture capital, ma di private equity, è meglio contenere il rischio.
La caratteristica di Varese Investimenti è che entra nei cda delle aziende con partecipazioni di minoranza, perché l’obiettivo non è il controllo, ma il sostegno alla crescita dell’impresa.
Infine, va sottolineato che la holding partecipata dagli industriali varesini sceglie i propri interventi avvalendosi di un team operativo indipendente: chi sceglie cosa e chi finanziare è esterno alla realtà territoriale. Un particolare, quest’ultimo, molto importante perché garantisce la «terzietà» dell’intervento, rispetto ai competitor presenti sul territorio.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 17 Giugno 2011
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