Rispunta l’idea di Piazza Garibaldi pedonale
Anche sull'onda delle discussioni sulla modifica di accesso a via Verdi, in Comune si torna a parlare di un vecchio progetto: trasformare la seconda piazza del centro in uno spazio senz'auto
Niente più auto e un nuovo spazio pedonale e di aggregazione nel cuore del centro: è questa l’idea per Piazza Garibaldi, la seconda piazza di Gallarate per estensione dopo il grande spazio tra la Basilica di Santa Maria Assunta, i portici e San Pietro. Ora l’amministrazione comunale sta pensando a riproporre l’idea: non è ancora una proposta definita, ma un cantiere che comprende diversi tasselli su cui lavorare, compresa la nuova funzione di Palazzo Minoletti e un possibile nuovo parcheggio sotterraneo.
L’idea di Piazza Garibaldi pedonale non è nuova: già l’amministrazione guidata da Nicola Mucci – cui va il merito di aver completato la pedonalizzazione della piazza principale – nel 2008 pensò seriamente ad una soluzione del genere, con una nuova pavimentazione (c’erano già i render grafici pronti, nella foto a sinistra). Poi tutto venne rinviato, anche se il PdL ha rivendicato la ridefinizione di Piazza Risorgimento come scelta in prospettiva della piazza pedonale: il progetto è rispuntato fuori anche sull’onda della discussione sull’ultima modifica viabilistica nella zona, con la svolta in via Verdi concessa anche a chi viene dalla stazione. «Noi avevamo deciso di ridurre l’accesso in prospettiva della pedonalizzazione della piazza» ricordava pochi giorni fa infatti l’allora assessore ai lavori pubblici Aldo Simeoni.
L’amministrazione Guenzani sta valutando l’idea, anche come scelta per ridurre il traffico delle auto attraverso il centro e incentivare la presenza dei cittadini a piedi e in bicicletta. Con la piazza pedonalizzata, i parcheggi al centro all’ombra della statua di Garibaldi scomparirebbero, anche se c’è l’idea di mantenere gli stalli tra i portici e Palazzo Minoletti (da ripensare come posti "a rotazione", per la sosta veloce). E Palazzo Minoletti – il pregevole edificio razionalista già sede delle Imposte – rimane il nodo centrale: cosa fare di uno spazio pubblico così pregiato e contemporaneamente così impegnativo? L’ipotesi della biblioteca moderna non sembra del tutto tramontata (nonostante i fondi scarsi e la difficoltà di reperirne dalla Regione), ma si fa avanti anche l’idea di utilizzarlo come sede più centrale di molti uffici comunali. In ogni caso, con l’idea di ridare un po’ di dignita al rapporto tra l’architettura e la piazza, oggi interrotto dalla solita fila di posti auto perennemente occupati.
Il progetto, naturalmente, non è certo destinato ad avere la strada spianata: non a caso, sono anni che ci si pensa (salvo qualche idea spuntata ancora prima). Le resistenze più naturali sarebbero – come già per piazza Libertà – quelle dei commercianti, non solo quelli all’ombra di Garibaldi, ma anche del resto dell’area pedonale. «Usiamo il buon senso, facciamo un referendum tra commercianti e artigiani» ha proposto sulle pagine della Provincia di Varese il presidente di Ascom Gallarate Delio Riganti, facendosi portavoce dei dubbi, che riguardano soprattutto la disponibilità dei parcheggi. L’amministrazione comunale pensa invece a nuovi spazi per le auto, anche se non alla vista: l’idea è di ricavare un parcheggio sotterraneo nell’ambito del progetto sull’area
di via Roma-via Postporta (nella foto a destra, una simulazione dell’edificio come doveva essere). Dopo l’abbattimento di casa Calcaterra e la sentenza favorevole al Comune, la convenzione deve essere rifatta e il Comune ha la possibilità di negoziare sul parcheggio. Che potrebbe avere un’entrata pedonale dalla piazza, che non è poi così lontana (nell’angolo in alto a sinistra nella foto qui accanto), e una per le auto da via Roma, evitando il traffico dentro all’esagono del centro storico: certo è un progetto con tempi di cantiere che non sarebbero brevissimi.
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