Ex Malerba, il supermercato si farà anche senza bretella
Il comune approva le modifiche dopo la Vas e le invia al privato. Il progetto che trasformerà via Gasparotto va avanti comunque ma non ci sono i soldi per il collegamento fino a viale Borri
Ex malerba, un passo avanti e uno indietro: ma la notizia è che la ristrutturazione della fabbrica dismessa si farà comunque anche se non si troveranno i soldi per costruire per intero la bretella Gasparotto Borri, che proprio da quel punto dovrebbe partire. Lo conferma l’assessore all’urbanistica Fabio Binelli che, dopo l’approvazione della giunta, invierà alcune richieste di modifiche del progetto alla Ceresio srl, la società che partecipa all’accordo di programma e da cui nascerà una nuova Esselunga (e altro).
Ma allora a che cosa serve fare solo metà del progetto?
Il comune ritiene che le tre nuove rotonde di via Gasparotto sgraveranno comunque il traffico in quella via e permetteranno di rendere più fluida tutta la zona. Inoltre si otterrà la riqualificazione di una vecchia fabbrica che oggi cade letteralmente a pezzi e che è anche un po’ pericolosa per la sicurezza del quartiere.
(Nella foto sotto, come diventerà la fabbrica)
L’uscita dell’autostrada
Come già annunciato dall’assessore a marzo la nuova uscita autostradale progettata sul peduncolo Anas in prossimità del centro di varese, si potrà realizzare solo in direzione della città.
Mentre non sarà possibile fare un ingresso autostradale in direzione Milano per un problema di sicurezza (solo quando c’è una doppia corsia si può fare una entrata autostradale).
Le tre rotonde
Una rotonda sostituirà il semaforo che aggancia la via Gasparotto con il viale Europa. Una seconda rotonda immetterà le auto nella ex Malerba all’altezza dei negozi. Una terza rotonda sarà costruita oltre la ferrovia e si aggancerà, come detto, al peduncolo Anas che porta alla A8.
Le tre rotonde saranno pagate circa 8 milioni di euro dal privato, che farà anche un parcheggio per i negozi di via Gasparotto su un terreno dell’attuale fabbrica. Mentre sarà aggiustato il semaforo tra via Gasparotto a via Tasso e reso più scorrevole.
Il comune di Gazzada dice no
Non sarà più realizzata una quarta rotonda in corrispondenza dell’ingresso in A8 in via Gasparotto (di
fronte al distributore Agip) poiché il comune di Gazzada Schianno ha chiesto che i soldi siano investiti in un impianto di videosorveglianza che rilevi le targhe di chi infrange il divieto di transito nel centro storico di Schianno, una strada che diventerà appetibile per eludere il traffico di Varese quando sarà realizzato l’allungamento di via Piana di Luco che conduce direttamente nel comune gazzadese.
La Gasparotto Borri, quando?
Quando si farà? Allo stato dei fatti non siamo in grado di dirlo. Mancano oltre 5 milioni di euro per la copertura di tutti i costi (servono almeno altri 8 milioni). Mancano soprattutto gli oneri di urbanizzazione ad esempio 1,5 milioni del piano integrato di via Gozzi che sta ormai per essere definitivamente abbandonato.
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