Quei 70 kg di coca scomparsi e la mafia bustocca

La storia di Salvatore Fiorito e del figlio Cosimo: il primo è stato arrestato in un casolare tra Ferno e Samarate, il secondo aiutava la 'ndrangheta a trafficare cocaina dal sud America all'Europa. Quel carico perso che fece arrabbiare le 'ndrine

Salvatore Fiorito, noto negli ambienti della malavita come Turi Basetta, era stato arrestato nel novembre del 2010 in un casolare dotato di nascondiglio nella campagna tra Ferno e Samarate. Era stato mandato dal boss Crocifisso Rinzivillo a controllare gli affari del clan mafioso degli Emanuello-Rinzivillo a Busto Arsizio dove il referente Rosario Vizzini e la sua banda operavano da anni. Dopo le operazioni Fire Off e Tetragona che avevano smantellato l’organizzazione a Busto e a Gela, però, il vecchio boss 68enne era rimasto l’ultima primula rossa della lista, azzerata dal paziente lavoro della Squadra Mobile di Varese con lo Sco di Roma e la Dda di Caltanissetta. 

Il boss nisseno venne arrestato nel casolare, mentre era ancora sotto le coperte, nel novembre dell’anno scorso ma un nuovo aspetto della sua lunga carriera criminale è emerso nell’operazione di questa mattina, giovedì, che ha visto tra gli arrestati il figlio Cosimo Fiorito. Salvatore e Cosimo, infatti, partecipavano attivamente all’organizzazione transnazionale che importava cocaina in Europa tramite container sulle navi che coprivano la rotta tra il sud America e i porti di Amburgo ed Anversa. Salvatore si teneva in contatto con le cosche della ‘ndrangheta grazie alla sua notevole conoscenza, accertata anche con l’indagine Tetragona, dei cartelli della droga colombiani mentre il figlio Cosimo prendeva parte attiva alle operazioni di sbarco dei container nel porto di Amburgo.

Proprio quest’ultimo, infatti, finì per avere dei contrasti con Alessandro Manno (capocosca della ‘ndrangheta di Pioltello arrestato nell’operazione Infinito), a capo del cartello criminale: motivo del contendere, con la mediazione di un altro nome eccellente della mafia siciliana Guglielmo Fidanzati, un carico da 70 kg di cocaina scomparso al porto di Amburgo durante le operazioni di sdoganamento che dovevano essere supervisionate da Cosimo Fiorito e Denis Carminati (vecchio esponente della mala del Brenta). 

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Pubblicato il 18 Ottobre 2012
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