Collocati in anticipo sulla scadenza i bond di distretto

Successo tra i risparmiatori del “Progetto T2 Territorio per il Territorio" della Banca Popolare di Bergamo e dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese": 10 milioni di euro per creare un plafond destinato a finanziamenti che sostengano lo sviluppo delle imprese della Provincia di Varese

Dopo soli 7 giorni di apertura del collocamento del prestito obbligazionario “Progetto T2 Territorio per il Territorio Banca Popolare di Bergamo e Unione degli Industriali della Provincia di Varese”, emesso da Banca Popolare di Bergamo il 10 febbraio 2014, l’intero plafond di 10 milioni di euro è stato interamente sottoscritto.
La finalità dell’emissione dell’obbligazione era sostenere, attraverso un plafond pari al 200% di quanto collocato, corrispondente a 20 milioni di euro, le imprese associate all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, con l’erogazione di finanziamenti chirografari a condizioni competitive. Fermo restando che la valutazione del merito creditizio per la concessione dei finanziamenti è di esclusiva e discrezionale competenza della Banca, le imprese potranno accedere al plafond per finanziare investimenti produttivi – materiali e immateriali – riferiti anche a progetti di rete di imprese e di internazionalizzazione, per la creazione di occupazione e di programmi di riqualificazione professionale dei dipendenti oltre che far fronte alle esigenze di incremento del circolante. A questi si aggiungono ulteriori 10 milioni di euro da destinarsi alla concessione di linee di credito commerciali import ed export. Per le caratteristiche, i tassi e le condizioni dei finanziamenti chirografari si rinvia ai Fogli Informativi disponibili in filiale e sul sito www.bpb.it.

Esprime soddisfazione Osvaldo Ranica, direttore generale di Banca Popolare di Bergamo: «è stato davvero un grande successo. Concludere l’operazione di collocamento in un lasso di tempo così breve è per noi motivo di soddisfazione. Mi preme ringraziare tutti gli attori coinvolti in questa iniziativa, l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, i colleghi delle nostre filiali, che hanno lavorato con grande impegno, ma, soprattutto, i nostri clienti sottoscrittori delle obbligazioni. Con questa iniziativa potremo sostenere le imprese e i loro progetti di sviluppo e crescita».
( Foto, a destra Osvaldo Ranica mentre stringe la mano a Giovanni Brugnoli)

Prosegue Giovanni Brugnoli, presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese: «Ci piace interpretare il veloce collocamento di tutto il bond di distretto T2 – Territorio per il Territorio, non solo come un successo sul mercato o come l’intercettamento dell’interesse dei risparmiatori per un buon prodotto finanziario, ma anche come l’attenzione dei varesini per un’iniziativa nata dalle imprese per le imprese. Un’attenzione che non si limita alle sole condizioni di sottoscrizione o ai tassi di interesse, ma anche alla filosofia sottostante all’obbligazione, che sta proprio nel raccogliere sul territorio risorse finanziarie fresche per il tessuto produttivo varesino. Una cosa è certa: la sottoscrizione in così poco tempo dell’intero prestito obbligazionario è la prova che quello del bond di distretto è uno strumento che funziona. Ora ci sono 20 milioni di euro per nuovi finanziamenti chirografari a disposizione delle aziende, a cui si aggiungono altri 10 milioni di euro come filone specifico per gli investimenti breve termine in internazionalizzazione. In totale dunque 30 milioni di euro che speriamo possano presto arrivare alle imprese a sostegno della crescita della nostra industria. Anche sul fronte dell’impiego quello del tempo è e sarà un fattore fondamentale per la buona riuscita di questa operazione».

Conclude Flavio Debellini, direttore territoriale Varese Nord: «Siamo molto contenti di avere incontrato il favore dei risparmiatori, che hanno sottoscritto il prestito obbligazionario e hanno contribuito a sostenere la finalità ultima del progetto, sostenere le imprese varesine nella crescita; siamo quindi pronti per avviare la seconda fase relativa alla “distribuzione” sul territorio».

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Pubblicato il 05 Marzo 2014
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