Castello di Belforte, è crollato un altro muro
Nella serata è caduta a terra un'ala che non era stata ristrutturata perché di proprietà di un privato. E' l'ennesimo danno a un monumento storico che non ha mai goduta di molta fortuna tra i varesini
Nuovo crollo al castello di Belforte. E’ caduta una trave che sorreggeva i muri di quattro locali, i quali si sono letteralmente sbriciolati. Si tratta di una parte privata, in fondo a via Scoglio di Quarto, divisa in primo e secondo piano, confinante con un muro di cinta. Il consigliere comunale Fabrizio Mirabelli, quesa mattina, ha chiamato i tecnici del comune, che sono usciti in mattinata per un sopralluogo. Palazze Estense dovrà procedere al più presto alla predisposizione di una recinzione, anche perchè poco distante vi è un oratorio e un centro parrocchiale. Un altro crollo si era verificato a dicembre.
Il castello di Belforte è stato messo in sicurezza con un intervento della parte pubblica, finanziata dall’Iper alcuni anni orsono. I crolli sono una costante del vecchio maniero, che secondo la tradizione fu luogo di passaggio per le truppe dell’imperatore del Sacro Romano Impero Federico Barbarossa. Qui il crollo del 2005, e qui le denunce per i crolli del 2003.
"Stupisce che chi amministra la città da ben venti anni, affermando di amarne cultura, storia e tradizioni, si sia a lungo rassegnato ad accettarne il crescente degrado del castello di Belforte – afferma Fabrizio Mirabelli Capogruppo PD Varese – I lavori di messa in sicurezza e recupero, affidati ad una ditta scelta da un noto supermercato, il quale ha “sponsorizzato” per 450 mila euro il “salvataggio” della parte seicentesca dello stabile, avvenuti, ormai, circa un decennio fa, sono stati, soprattutto per quanto riguarda la posa del nuovo tetto e la pulizia dei locali, sicuramente positivi ma rischiano di rivelarsi inutili se, adesso, le istituzioni decidono, nuovamente, di disinteressarsi del castello, abbandonandolo a sé stesso. E’ evidente, tuttavia, che non è più possibile rimandare un intervneto all’infinito. La perdita totale del castello sarebbe, infatti, gravissima per il patrimonio storico, artistico, culturale della nostra città".
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