Villa Montevecchio diventa la “culla” per far nascere imprese
Un gruppo d'imprenditori lancia, in collaborazione con la Fondazione che gestisce lo spazio, l'associazione "Imprese in villa", per aiutare lo sviluppo di nuove idee e aziende
La villa un tempo in campagna con le sue forme richiama il medioevo, ma diventerà più moderna e orientata al futuro: Villa Montevecchio a Samarate si trasforma in un nuovo spazio per far nascere e crescere le imprese, proponendo uno spazio di prestigio come sede e offrendo aiuto per avviare le aziende. La scommessa è portata avanti insieme dalla Fondazione Montevecchio (costituita dal Comune per gestire la villa) e da un gruppo d’imprenditori, riuniti nell’associazione Imprese in Villa. «La villa è nata 100 anni fa da un imprenditore, vogliamo fare un’associazione di imprenditori,
tornando alle origini» spiega Mario Gementi, industriale della zona molto noto e attivo in vari campi, che ha riunito un gruppo di professionisti sull’idea, appunto, di creare sviluppo partendo dalla dimensione locale, «senza sostituirsi alle associazioni di categoria che esistono»: «Possono associarsi tutti i titolari di partita IVA, che troveranno qui aiuto senza dover andare lontano per consulenze». L’associazione Impresa in villa ha tra i suoi scopi quello di offrire assistenza e orientamento alle aziende che nascono a livello locale (dai business plan all’analisi d’impresa), affittando – con la Fondazione – spazi prestigiosi all’interno della villa neogotica in centro a Samarate, oggi anche cablati per offrire piena connessione.
L’attività parte, anche in collaborazione con il Comune, con una «mappatura di tutte le aziende del territorio, quelle attive e quelle che rappresentano le eccellenze», aggiunge anche il vicesindaco di Samarate Albino Montani, sottolineando la necessità (ce lo si ripete sempre, di questi tempi) di «fare rete»: una idea che può funzionare meglio se si ha anche uno spazio fisico da condividere. Fare rete e sviluppare l’impresa può diventare anche la chiave per immaginare un futuro per la Villa Montevecchio, spazio prestigioso ma difficile da mantenere: «La Fondazione – spiega il presidente Mattia Zone (a destra nella foto con Gementi e Montani) – fino ad oggi è stata tenuta in piedi dal l’impegno di un imprenditore e di Agusta. La Fondazione non sarebbe rimasta in piedi, ora si può ripartire dall’idea di fare rete d’impresa». Insomma, anche per la Fondazione si è di fronte ad una seconda fase, che cambia in parte
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