Che fine hanno fatto le casette dell’acqua?

«Quanto tempo si dovrà aspettare per vedere in funzione le casette dell’acqua?». La domanda arriva dalle file del Movimento 5 Stelle, dubbioso sul silenzio che avvolge la proposta: approvata dalla giunta comunale, affidata all’azienda comunale Amsc per la realizzazione e poi "scomparsa" (nella foto: la casetta di Luvinate). Così i pentastellati ricostruiscono i passaggi della vicenda: «Nell’Ottobre 2013 alla stampa è stato detto dai rappresentati del Comune che la Giunta ha individuato ben 4 punti dove allestire le casette ma ad oggi tutto tace o quasi. Il Comune ha demandato con la delibera di Giunta n. 170 del 14 Ottobre 2013 a Amsc spa l’installazione e la realizzazione in esclusiva degli erogatori d’acqua. Il Movimento 5 Stelle Gallarate chiede al Comune quanto tempo ancora i cittadini devono attendere per veder finalmente realizzato un piccolo ma importante progetto che come tanti altri (Wi-Fi, Orti Urbani, ciclabili via Milano, salva pedoni via Noè, etc …) viene annunciato ma poi tempi si allungano notevolmente: sul sito di Amsc non risulta a tutt’oggi alcun bando specifico e soprattutto non vorremmo che la costituzione della Alfa S.r.l. nell’Ambito Territoriale Omogeneo per la gestione degli acquedotti della Provincia di Varese non comporti un ulteriore rinvio del progetto tanto atteso».
I grillini ricordano che le casette dell’acqua erano state annunciate già nel 2011 ma che a distanza di tre anni ancora non si vede nulla, mentre nel contempo le stesse casette sono già comparse nei comuni vicini (Somma Lombardo, Cardano al Campo, Besnate). Portare a termine il progetto garantirebbe anche un risparmio ambientale, viene fatto notare, visto che «mediamente una casetta dell’acqua eroga almeno 600 litri al giorno, il che vuol dire circa 600 bottiglie di plastica in meno da produrre, che fanno ben 18.000 al mese».