Fisco più leggero al confine, primo sì per le “Zone Speciali”
Primo via libera per la proposta di legge che prevede vantaggi fiscali per i residenti e le imprese al confine con la Svizzera
Un primo via libera per le "Zone Economiche speciali" (Zes). Il sì alla proposta di legge al Parlamento è avvenuto oggi da parte della Commissione Bilancio preseduta da Alessandro Colucci (NCD) che dopo settimane di incontri e approfondimenti ha approvato a maggioranza (con il sì del centrodestra e l’astensione di Pd e Movimento 5 Stelle) il provvedimento che riguarda la fascia di territori al confine con la Svizzera.
Sul modello dello sconto benzina, le ZES riguarderà infatti il 65% dei Comuni delle Province di Varese, Como e Sondrio (pari al 15% di tutti i Comuni lombardi) con un’incidenza del 10% per quanto riguarda la stima delle entrate tributarie.
In Commissione si è discusso sulla possibilità di estendere la Zes anche ai comuni della fascia aeroportuale di Malpensa ma per il momento l’Assessore all’Economia Massimo Garavaglia, presente in Commissione durante l’esame degli emendamenti, ha chiesto alcuni giorni per valutare l’impatto che si avrà in bilancio se si dovessero includere nel provvedimento anche i comuni della Brughiera. Se ne riparlerà in aula.
Che cosa prevede la Zona economica speciale – Per le imprese delle Zes (nuove o esistenti) si prevedono incentivi alla realizzazione degli investimenti iniziali, agevolazioni fiscali sulle imposte dei redditi (esenzione/riduzione di Irpef e Ires) o imposte locali sulla proprietà, esenzione Iva e imposte doganali sulle attività import-export e, infine, riduzione degli oneri sociali sulle retribuzioni.
In pratica, per quanto riguarda l’agevolazione IRAP per le imprese esistenti sarebbe pari a 400 milioni l’anno. Per quanto riguarda l’IVA si stima un taglio di circa 625 milioni di euro l’anno.
Le imprese beneficiarie dovranno rimanere all’interno delle ZES per almeno 5 anni, il personale assunto dovrà provenire al 90% dalla Lombardia e il cumulo delle agevolazioni non potrà superare il 40% del fatturato di ciascun esercizio.
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