Massimo Carlotto racconta 20 anni di romanzi e inchieste
È considerato il più grande scrittore noir italiano. Giovedì 19 febbraio (inizio ore 21) parlerà del rapporto tra romanzo e cronaca presso la sala consiliare del comune

Massimo Carlotto ha da poco festeggiato a Bologna i 20 anni di scrittura (1995-2015) con le Edizioni E/O e con l’Alligatore, il detective più amato nella storia del noir italiano. Oltre ad essere uno scrittore meritatamente di successo, si è dimostrato un uomo di parola. Dopo aver promesso ai suoi numerosi lettori che nel 2015 sarebbe ritornato l’Alligatore, è arrivata anche la conferma dell’editore che ha annunciato per il 18 marzo prossimo l’uscita nelle librerie del romanzo “ La banda degli amanti”. Per rivedere all’opera l’originale detective, i fan di Carlotto hanno dovuto aspettare 6 anni – l’ultimo, “L’amore del bandito”, risaliva al 2009 – un tempo che giustifica anche la reazione entusiastica sulla pagina di Facebook dedicata all’Alligatore.
Giovedì 19 febbraio, Carlotto sarà ospite, a partire dalle 21, presso la Sala consiliare del comune di Malnate (via De Mohr) su invito della libreria Mondadori Point-Edicolè, dove dialogherà con il giornalista Michele Mancino sul rapporto tra cronaca e romanzo noir.
Lo scrittore padovano in questi vent’anni si è fatto carico insieme a pochi altri – tra cui Giancarlo De Cataldo, autore di “Romanzo criminale” , e Roberto Saviano, autore di “Gomorra” – di narrare il lato oscuro dell’Italia, le trasformazioni della sua società e gli intrecci malati tra economia, politica e criminalità organizzata.
Reati ambientali, sofisticazioni alimentari, riciclaggio di denaro, traffico di droga, alleanze con mafie straniere. Carlotto è sempre sul pezzo, osserva la realtà, partendo dal suo Nordest, si documenta in modo approfondito, va alla ricerca delle fonti e quando è pronto arma la tastiera del computer. Le ragioni del suo successo sono riconducibili a due ragioni principali: le analisi profonde dei fenomeni criminali e sociali contenute nei suoi libri e una scrittura letteraria che rapisce il lettore dall’inizio alla fine.
Il romanzo è lo strumento che Carlotto usa per poter condurre inchieste su fenomeni criminali, facendo proprio un ruolo abdicato da tempo dai giornali, paralizzati dalle denunce per diffamazione e anche dalla mancanza di editori puri e degni di questo nome.
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