“Buco da 50 milioni alla Provincia”

Il presidente Gunnar Vincenzi invia una segnalazione alla Corte dei conti: "Ci sono 29 milioni di euro di crediti insussistenti e inoltre non sono stati messi a bilancio i 22 milioni di euro che vanno restituiti allo stato"

Provincia di Varese

La nuova Provincia di Varese guidata dal presidente Gunnar Vincenzi, (sostenuto da Pd, Sel, Ncd) accusa la vecchia Provincia (targata Lega, Forza Italia e Udc) di aver lasciato un buco di bilancio che sarebbe intorno ai 50 milioni di euro.

Considerando che Villa Recalcati ha un bilancio che è di poco superiore ai 100milioni di euro, si tratterebbe di una cifra molto grossa, che ha costretto il presidente Vincenzi ha segnalare alla Corte dei conti lo stato da allarme rosso delle casse, nonché a chiedere ai revisori di suggerire un piani di rientro che, in 5 anni, oppure in 10 anni, sarà portato a termine con due voci in particolare: tagli di spesa e vendita di immobili.

La scelta di Vincenzi e dei consiglieri di maggioranza di rivelare lo stato dei conti della provincia apre un conflitto politico asprissimo tra l’attuale maggioranza Ncd+centrosinistra e la precedente gestione leghista di centrodestra, in particolare sulla figura dell’ex presidente e commissario Dario Galli.

«Il nostro puntuale lavoro di preparazione del consuntivo 2014, avvalorato anche dalla relazione del collegio dei revisori dei conti – ha precisato il presidente Vincenzi – ha purtroppo certificato che nel bilancio della Provincia di Varese, approvato dall’ex commissario straordinario per il 2014, sono presenti residui attivi insussistenti per una cifra pari a 29 milioni di euro, inseriti nel bilancio fin dal rendiconto dell’anno 2012. Tali residui attivi sono, in concreto, presunti crediti della Provincia che in realtà non esistono. Oltre a tali presunte entrate per 29 milioni di euro, neppure è stato inserito tra le passività l’importo di 22 milioni di euro che la Provincia deve allo stato per l’anno 2014, per effetto della spending review e che lo stato si riprenderà quest’anno forzosamente».

«Questo insensato artificio – ha continuato Vincenzi – ha permesso di assumere nel corso degli anni 2012, 2013 e 2014 impegni di spesa coperti appunto da entrate che non avevano ragione di esistere e ciò comporta e comporterà pesanti conseguenze nella gestione del bilancio 2014 e di quello del 2015». Le affermazioni di Vincenzi si basano sul lavoro dei revisori dei conti, che curiosamente sono gli stessi che hanno certificato il bilancio dell’anno precedente.

«Si sono tolti le fette di salame dagli occhi» dicono i consiglieri di maggioranza, per sintetizzare la situazione. La consigliera Laura Cavalotti aggiunge: «Le mancate entrate sono soprattutto trasferimenti regionali, come quello sui bolli auto, che però non hanno ragione di esistere in quelle forme. Quanto alle uscite che non sono state contabilizzate, va detto che il decreto del 2102 che spiegava quanto sarebbe stato tagliato alle province fino al 2014 era chiarissimo – osserva – la gestione precedente della provincia non ne ha tenuto conto, ed è stata una scelta chiaramente errata».

Il giallo politico però esiste: una delibera di ottobre aveva certificato gli equilibri di bilancio, ma secondo il consigliere Laura Cavalotti in realtà le cose non stavano così. Il presidente Vincenzi ha dichiarato che non si procederà a denunce penali, ma che la segnalazione alla corte di conti era doverosa, e serve per tutelare gli attuali amministratori. Si profila anche il pericolo di uno stato di dissesto finanziario, ma per ora il piano di rientro sembra essere la strada maestra. In ogni caso, gli stipendi e il posto di lavoro dei dipendenti saranno tutelati. Gunnar Vincenzi e il consigliere delegato Paolo Bertocchi hanno poi affermato che, per quanto riguarda i Bandi Expo, la Provincia garantirà, in qualche modo, il 2014, ma quelli del 2015 non saranno certamente erogati, perchè oggettivamente quel bando è stato fatto senza copertura finanziaria. Il consigliere delegato Magrini ha invece affermato che per quanto riguarda i crediti con la pubblica amministrazione, si guarderà con favore alla recente proposta Ance.

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Pubblicato il 19 Marzo 2015
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