Saturnino: “Ho iniziato a suonare per “cuccare” ed è andata alla grande”
Sabato 21 marzo ha presentato la sua biografia "Testa di Basso" al pubblico varesino. Con lui il co-autore Massimo Poggini e tanti fan

«Ho iniziato a suonare per “cuccare” ed è andata alla grande». E non solo in fatto di donne. Quando Saturnino Celani racconta la sua storia lo fa con un sorriso contagioso. Sabato 21 marzo, ha fatto tappa a Varese, a La Bagatella, per presentare la sua biografia dal titolo “Testa di basso”.
Più di duecento pagine, scritte con l’autorevole giornalista musicale Massimo Poggini, in cui racconta la sua vita, la sua carriera, i suoi incontri. «Ho iniziato con il violino a cinque anni, ma crescendo mi sono reso conto che non si “cuccava”. Invidiavo i musicisti di una band che suonava nella mia città e mi sono proposto. Quando il chitarrista è uscito di scena sono stato chiamato e ho iniziato a suonare il basso». E ancora, il trasferimento da Ascoli Piceno a Milano all’età di diciannove anni per inseguire il sogno della musica e l’incontro fortunato con Lorenzo Jova Jovanotti. «Cercava un bassista che non fosse del solito giro milanese. Un amico in comune ha fatto il mio nome – racconta il bassista -, così ci siamo incontrati. Abbiamo parlato per più di un’ora di musica, poi mi ha chiesto di suonare “Libera l’aria” e alla fine della registrazione mi ha chiesto: “cosa fai nei prossimi sei mesi?”».
Da quel primo incontro sono passati più di vent’anni e il legame tra i due non si è mai interrotto: «…pensavo di sapere tutto anche del mio Satu -scrive Lorenzo Jovanotti sulla sua pagina Facebook parlando di questa biografia – e invece leggendo il libro sono rimasto sorpreso, è una bella lettura, divertente e a tratti emozionante, racconta una storia di provincia italiana, di fortuna e impegno, di caso e necessità, una storia di successo e di succedere. Se siete affezionati alla mia/nostra musica in questo libro troverete racconti inediti da un’angolatura che non è la mia, maè quella di lui che è nei paraggi da 25 anni, in studio, sul palco, e nei momenti importanti della vita, nonchè in quelli benedetti dal puro cazzeggio, attività santa…».
Una biografia che regala al lettore “pillole” curiose e divertenti. Dentro si trova la vita di Saturnino, la passione della musica, i suoi tanti incontri:«Ricordo quando ho incontrato Sting la prima volta, non riuscivo a crederci. Ero un suo super fan e continuavo a guardarlo incredulo». E poi Battiato, Pavarotti, Allevi, Muccino, Valentino Rossi e tanti altri. E poi ancora, la musica, la sua collezione di chitarre. «Se non avessi fatto il bassista, forse, avrei fatto il chirurgo – risponde Saturnino ad un ragazzo del pubblico -. Ho un sacco di amici medici e ho sempre avuto curiosità per le sale operatorie».
Un incontro piacevole ed informale quello di Varese che è stato introdotto dalla comicità di Francesco Salvi e organizzato dall’Associazione Varese Può. Accanto a Saturnino infatti, oltre al co-autore del libro Massimo Poggini anche Mauro Della Porta Raffo. Un bell’incontro che si è concluso con Saturnino al basso e una fila di fan in attesa di foto e autografi.
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