Carta di Milano: “Per il diritto al cibo serve l’impegno di tutti”
Presentata la carta di Milano, il documento per combattere la fame e garantire un futuro al sistema alimentare. Potrà essere firmata da chiunque, anche on line
Il tentativo di rendere possibile l’impossibile: questo è lo spirito con cui nasce la Carta di Milano, il documento che punta ad essere la grande eredità di Expo. Un lavoro durato mesi per arrivare a stendere un documento senza precedenti nella storia per dare avvio ad un cambiamento radicale. Nel futuro, infatti, si dovrà produrre sempre di più ma con sempre meno risorse ma per fare questo bisognerà invertire la rotta rispetto ad oggi. La carta di Milano, realizzata nel tempo da centinaia di esperti, si inserisce in questa strada per tentare di dettare la linea da seguire: una gestione equa, razionale e sostenibile delle risorse che tenga conto della gestione dell’acqua e dell’accesso all’energia.
La carta di Milano è dunque un insieme di richieste e impegni per arrivare ad un obiettivo chiaro: rendere il cibo un diritto umano fondamentale. Le disuguaglianze che segnano il pianeta non sono più accettabili e con la Carta di Milano si chiedono impegni concreti per arrivare ad estirparli perché se da un lato sul nostro pianeta ci sono 800 milioni di persone che soffrono la fame, dall’altro ci sono 2 miliardi di persone in sovrappeso o obese. E quando nel 2015 sulla terra ci saranno 9 miliardi di abitanti questo divario potrebbe acuirsi ulteriormente
Ridurre gli sprechi e ridistribuire le risorse, dunque, ma anche impegnarsi per avere un cibo più buono e sano a disposizione di tutti. E’ questo che chiederanno le persone che firmeranno il documento all’interno del sito di Expo oppure on line seguendo questo link. La carta, con tutte le firme che riuscirà a raccogliere, verrà consegnata a Ottobre al Segretario Generale dell’Onu per proseguire il suo cammino anche oltre Expo. Ed è proprio nell’ottica di non lasciar cadere questo sforzo e rendere la carta di Milano la vera eredità di Expo, il Commissario Unico dell’evento, Giuseppe Sala, lancia la proposta di ospitare dopo la chiusura dell’esposizione all’interno del sito ricercatori e scienziati in questo settore.
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