Scuola e design: oggetti unici per arredare la Biblioteca
Un progetto che vede lavorare insieme amministrazione comunale, Studio Volpi e Liceo artistico Frattini di Varese

Nasce dal fortunato incontro tra amministrazione pubblica, privato e scuola una bella iniziativa in corso a Carnago.
Undici studenti del Liceo Artistico Frattini di Varese, hanno lavorato per due anni a stretto contatto con la studio di design di Gianmario Volpi, che ha sede proprio a Carnago, e con l’Amministrazione comunale, con l’obiettivo di realizzare il prototipo di un oggetto di design pensato per arredare la Bica, la nuova biblioteca cittadina.
Questa mattina il progetto, giunto a conclusione, è stato presentato dal sindaco Maurizio Andreoli Andreoni e dall’assessore alla cultura Alvaro Guidolin.
Ora i dieci progetti sono esposti in biblioteca, dove i cittadini potranno votarli fino al 15 maggio (anche online sulla pagina facebook dell’iniziativa). Il 16 maggio verrà proclamato il vincitore che avrà l’onore di veder realizzato il suo prototipo da parte dello Studio Volpi.
Tra i dieci progetti ci sono sedie, poltrone, scaffalature e delle intelligenti lampade a scomparsa, tutte pensate per essere belle e utili in un ambiente come quello della biblioteca Bica che è sì biblioteca ma anche centro culturale.
“E’ un bell’esempio di collaborazione fruttuosa tra pubblico, privato e scuola – ha detto l’assessore Guidolin – che ha permesso ai ragazzi di fare un’esperienza molto formativa e stimolante come quella di mettersi a confronto con le modalità di lavoro vere che si affrontano nel mondo del design finalizzato alla produzione industriale”.
Un’esperienza che è stata coordinata dalla design manager Manuela Ferrante e, per la scuola, dai professori Pier Vanni Falchi e Vito Maniscalco.
“Sono molto contento di quello che è nato da questo incontro – ha detto il sindaco – perchè il ruolo di un’amministrazione pubblica non è solo quello di fare manutenzione o gestire servizi, ma anche quello di creare opportunità per i giovani e aiutare a far circolare le idee”.
Soddisfatto anche Gianmario Volpi che però non svelerà quale sia il suo progetto preferito “nemmeno sotto tortura” e che guarda ai lavori presentati con inevitabile sguardo professionale: “Più che l’idea ho cercato di valutare la coerenza del progetto rispetto al committente, in questo caso la biblioteca”.
Per gli 11 studenti del corso di design industriale del liceo artistico che hanno affrontato questo percorso un’esperienza bella ma anche utile: i metodi di progettazione e lavoro che hanno appreso in questi due anni li aiuteranno sicuramente da qui a poche settimane, quando affronteranno l’esame di maturità.
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