Vernice contro la casa del candidato sindaco della Lega
Dopo le sedi di Saronno al centro e di Gilli Point, è toccato ad Alessandro Fagioli e alla Lega Nord subire un atto vandalico, con vernice contro le cancellate dell'abitazione

Dopo le sedi di Saronno al centro e di Gilli Point, è toccato alla famiglia Fagioli e alla Lega Nord subire un atto vandalico, con vernice contro le cancellate dell’abitazione. A denunciare il fatto è stato il consigliere comunale Raffaele Fagioli, attraverso la propria pagina Facebook che commenta così l’accaduto: «Solito vile attacco ai simboli leghisti mosso da mano codarda e ignota».
Nel complesso di case vive anche il fratello di Raffaele, Alessandro Fagioli, attuale candidato sindaco per la Lega Nord con Saronno Protagonista, Dumà Nunch e Fratelli d’Italia. L’atto vandalico sembra sia stato effettuato nella serata di martedì, con della vernice nera che ha coperto il numero civico verde e il Sole delle alpi sulla cancellata principale.
Duro il commento del candidato sindaco, Alessandro Fagioli: «Non è la prima volta che capitano episodi simili alla nostra abitazione. Sono i soliti prepotenti portatori del pensiero unico che tentano di intimidirci, ma noi lottiamo per la libertà e andiamo avanti per la nostra strada».
Sull’accaduto arriva anche la solidarietà di un’altra lista colpita da un raid vandalico nelle scorse settimane: «Completa e piena solidarietà alla famiglia Fagioli vittima di un raid vandalico, alla Lega Nord e all’intera coalizione – commentano Dario Lonardoni e l’intera lista di Saronno al Centro -. Per quanto si possa essere distanti nella visione politica deve sempre prevalere la democrazia, fondata sulla libertà di espressione, sul rispetto dell’altrui opinione e sul riconoscimento della dignità insita in ogni persona».
La solidarietà di Sel e Marco Pozzi: «Imbrattare in cancello della casa di Fagioli è un atto non giustificabile, perché è candidato alle prossime elezioni, e perché è segno solo di maleducazione, non certo di protesta politica. La mia solidarietà»
Sull’accaduto arriva anche il commento di Silighini del gruppo L’Italia che verrà: «Esprimo solidarietà ad Alessandro Fagioli per il vergognoso atto subito contro la sua abitazione. Lo scorso anno trovai un cartello appeso sotto casa mia pieno di minacce e offese ma nessun partito o esponente politico di tutte le parti si destò preoccupato di questa azione.La mano di ieri è la stessa di oggi».
Il commento di Francesco Licata del Pd: «Imbrattare i muri è di per se una cosa deprecabile perché oltre a deturpare l’estetica di un immobile costringe anche i proprietari a sostenere delle spese per il ripristino. Farlo per motivi politici è un atto grave perché ciascuno ha il diritto di esprimere la propria opinione senza condizionamenti Mettere in atto certi comportamenti presso il domicilio di una persona è un gesto vile perché la casa è il rifugio dove tutti noi abbiamo il diritto di stare in pace, lontani dai problemi di tutti i giorni. Alla famiglia Fagioli va quindi tutta la mia solidarietà».
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