A pranzo con l’amica durante il Ramadan: il fratello minaccia di ucciderla
Un giovane tunisino è stato arrestato dai Carabinieri di Busto Arsizio per aver minacciato di morte la sorella, accusata di violare il sacro digiuno del Ramadan

Un brutto episodio di integralismo religioso e violenza domestica a Busto Arsizio, dove i Carabinieri hanno arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minaccia aggravata un 21enne di nazionalità tunisina, residente in zona, con numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e spaccio di stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il ragazzo ha litigato violentemente con la sorella ventenne perché quest’ultima voleva uscire a pranzo con alcune amiche nel periodo di “ramadan”, contravvenendo in tal modo ad uno dei principali pilastri religiosi della religione islamica. Prima insulti e schiaffi, poi la minaccia di morte che poteva trasformarsi davvero in tragedia: il giovane ha impugnato una spada, una “katana” giapponese, puntandola alla gola della sorella e minacciandola di morte in caso di disobbedienza ai propri precetti religiosi.
Fortunatamente, anche grazie all’intervento della mamma, la vittima è riuscita a fuggire dal fratello violento e a chiudersi a chiave nella propria camera da dove, in preda al panico, ha telefonato al “112” chiedendo aiuto.
A quel punto una pattuglia di Carabinieri si è precipitata presso la sua abitazione dove è stato trovato il giovane straniero, ancora in stato d’agitazione, che è stato subito immobilizzato dai militari. L‘aggressore è stato tratto in arresto e, d’intesa col Sostituto Procuratore di Busto Arsizio, Dott.ssa Francesca Parola, è stato portato in carcere.
La povera ragazza, comprensibilmente in preda al panico, è stata immediatamente trasportata presso il Pronto Soccorso dal quale è stata dimessa con alcuni giorni di prognosi per le lesioni riportate a seguito dell’ennesima aggressione subita da parte del fratello tra le mura domestiche.
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Vorrei capire, un bravo mussulmano può spacciare droga ma non può mangiare durante il Ramadan… Mah…
Sta gente ha seri problemi con la religione, con tutti i precetti che gli inculcano nella testa fin da piccoli, con il rispetto delle persone e delle donne e con la vita e l’umanità in generale.
Se l’Islam è questo sono ancor più contento di essere ATEO fin nel midollo.
Integrate gente…INTEGRATE!!!
Integrate gente…INTEGRATE…ed ecco cosa accade.
Quando i politici accusano gli italiani di razzismo e parlano di integrazione io penso: ma la parola integrazione significa che LORO DEVONO INTEGRARSI NELLA NOSTRA SOCIETÀ…quello che sta accadendo invece è un CAMBIAMENTO DELLA NOSTRA CULTURA MILLENARIA! E comunque sono loro che non vogliono integrarsi, e fatti come questo, se mai ce ne fosse il bisogno, ne sono la prova lampante!
“Numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e spaccio di stupefacenti”… e questo era ancora in circolazione e con un’arma a disposizione? Se troveremo la ragazza con la gola tagliata ringrazieremo il prossimo giudice che lo rimetterà in libertà.