In centinaia per l’ultimo saluto ad Alan
L'abbraccio dei residenti del quartiere, dei ragazzi dell'Antoniana, dei colleghi e degli amici all'uomo deceduto dopo l'incidente stradale ai 5 Ponti di giovedì scorso

La chiesa del quartiere Santi Apostoli ha faticato a contenere la folla di amici e parenti di Alan Martocchia, il 51enne morto una settimana fa in seguito ad un assurdo incidente stradale ai 5 Ponti, investito da un auto in contromano. La cerimonia funebre si è svolta questa mattina, giovedì, alle 9.30, officiata da don Roberto Rigo, oggi parroco a Magenta dopo un periodo nella chiesa dei Santi Apostoli.
«Preferisco averti perso che non averti conosciuto» – ha detto don Roberto nella sua omelia funebre durante la quale ha cercato di trovare quelle parole «di luce e consolazione così difficili da trovare quando la luce si spegne». In prima fila la moglie e i due figli di Alan, la madre e gli altri parenti, dietro di loro un quartiere che lo ha visto crescere e gli ha voluto bene, tanti ragazzi che lo hanno conosciuto sui campi di calcio calcati sin da quando era giovane, gli ex-compagni di squadra del Gerbone di Olgiate Olona, molti anche i colleghi delle agenzie di viaggio.
Alan era conosciuto da tutti e a tutti ha lasciato un buon ricordo di sé grazie alla sua disponibilità nei confronti degli altri.
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