Protesta contro i migranti nell’ex caserma: la città ignora Forza Nuova
Due diverse iniziative nella mattinata di domenica contro l'atteso arrivo di richiedenti asilo nell'ex Caserma della Guardia di Finanza
Se doveva essere una giornata di protesta popolare contro l’arrivo dei profughi nella ex Caserma della Guardia di Finanza, Forza Nuova ha fallito l’obiettivo. Questa mattina a Lavena Ponte Tresa erano una trentina gli esponenti del gruppo di estrema destra (nessuno di Lavena Ponte Tresa, tutti provenienti dal Varesotto e dall’Alto milanese) che hanno presidiato la piazza a pochi metri dalla caserma. Attorno, un quindicina di persone e diversi esponenti di Carabinieri e Polizia, inviati a controllare che la manifestazione non degenerasse.
Più successo ha avuto la raccolta di firme organizzata qualche centinaio di metri più avanti, nei pressi del cimitero, da un Comitato spontaneo di cittadini che si dichiara apolitico, che sta raccogliendo proteste e malumori attorno ad un gruppo Facebook intitolato “Forse Ponte Tresa non è il posto giusto”.
Alle 11 avevano già raccolto circa 200 firme. “Siamo un comune di confine – spiega il portavoce del Comitato Fabio Guarneri – A 150 metri dalla Caserma c’è la dogana, dall’altra parte c’è lo stretto di Lavena: 50 metri di canale che si attraversano a nuoto con facilità. Come faremo a garantire che non scappino? Con gli svizzeri che minacciano di inasprire i controlli alla dogana, cosa che per un comune che vive di frontalierato e dell’interscambio tra Italia e Svizzera potrebbe avere effetti negativi”.
Sullo sfondo la piccola contro protesta spontanea di tre giovani ragazze: Anna, Alessandra e Letizia, che hanno lanciato il loro appello scritto a pennarello su un foglio di carta: “Restiamo umani”.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Rubato a Cavaria nella notte il pickup antincendio della protezione civile: lo trova all'alba una signora nel giardino di casa
Takaya su "In questo momento il numero esatto di letti del futuro ospedale unico non è importante"
lenny54 su A Gaza stanno massacrando i bambini
Felice su Sassi contro gli autobus di Autolinee Varesine, identificati e denunciati gli autori
Felice su Rischiano diecimila euro di multa per aver abbandonato rifiuti nei boschi ad Arcisate
UnoAcaso su Posti letto 'raddoppiati' all'ospedale unico Gallarate-Busto: "Una giustificazione insostenibile"
…gli svizzeri che minacciano di inasprire i controlli alla dogana?…. Questa è bella!
Apriranno i cofani delle autovetture per controllare se sotto i lingotti e sacche piene di banconote c’è magari qualche profugo nascosto!
Quanta ipocrisia in certe dichiarazioni: non vogliono i migranti (paese con il 95% di migranti italiani) ma nel contempo adducono la scusa che potrebbero scappare facilmente in Svizzera e quindi e’ meglio che non vengano qua. Quanto agli “irrigidimenti” degli svizzeri; ah, gia’, a Ponte Tresa Italia comanda la Svizzera e il dio denaro. Addio all’orgoglio nazionale!