“Fanno pagare alle famiglie gaviratesi i mancati ristorni dello Stato”

Gianni Lucchina, capogruppo di Per Gavirate, critica le ultime scelte dell'amministrazione che gravano sulle tasche dei cittadini: dalle scuole, alla TASI fino ai contributi per i commercianti

Gavirate in rosa piace sempre di più

«Stanno scaricando sulle famiglie i mancati ristorni dello stato». Molto dura l’opposizione “Per Gavirate” contro la giunta Alberio.

Dopo le notizie su pre scuola, asilo nido e mensa, Gianni Lucchina elenca le scelte che stanno pesando sui bilanci familiari: «Oggi, dopo 16 mesi questa maggioranza, con un bilancio preventivo, che si sono approvati da soli, hanno confermato nei fatti che le nostre denunce esternate nei mesi scorsi erano tutt’altro che infondate. Una maggioranza che si sta accanendo nei confronti delle famiglie e delle persone che hanno più bisogno. Richiamiamo solo alcune difficoltà che a distanza di mesi non si sono ancora normalizzate. La esternalizzazione della mensa della scuola materna, il completamento della pianta organica della stessa, i disguidi causati dall’improvvisazione dell’affidamento del servizio SAD per non parlare della scelta compiuta per affidare la gestione del nido».

Il problema del nido era stato sollevato alla fine dell’anno scolastico ma solo nel corso dell’estate si è trovata la soluzione: « In merito al nido è evidente la superficialità dimostrata: i genitori sono stati avvisati durante il periodo di vacanza, che sono stati previsti dei voucher da destinare alle famiglie (€ 30.000,00) per sostenere l’aumento significativo delle rette, ma con una scelta del tutto INIQUA: infatti non si utilizza il sistema Isee ma il reddito, questo significa: che due famiglie con il medesimo reddito ma con un numero maggiore di figli e patrimoni diversi avranno il medesimo sconto sulla retta.  Non solo disfunzioni ma veri e propri aumenti fino al 225% di tutti i servizi destinati alle famiglie, in primis quelle con entrambi i genitori che lavorano».

Gianni Lucchina, insieme a Vittorio Mastrorilli, Patrizia Cerini e Franco Interdonato lamentano soprattutto la mancanza di confronto da parte dell’amministrazione: « Ancora si persevera nel non coinvolgere nessuno, si saltano passaggi di confronto democratico, non si convocano le commissioni, non hanno nemmeno, come si è sempre fatto, presentato il bilancio, alle frazioni. I cittadini per ricevere informazioni devono presentarsi personalmente come ha dichiarato il Sindaco? Non è per caso compito di chi è chiamato ad Amministrare doverli informare?»

L’opposizione, quindi, fa i conti delle famiglie: « Andiamo per gradi e vediamo gli aumenti che questa maggioranza ha deliberato.
Partiamo dal nido e dalle scuole:
Aumento della mensa di 30 centesimi a pasto, significa circa 55 € al mese.
Aumento dal 135% al 225% il pre scuola, fino al 2014 gratuito oggi €135 per i residenti e 225€ per i non residenti
Aumento delle tariffe del nido certamente ridimensionate con la introduzione dei voucher, ma del tutto sbagliata la procedura per ottenere lo sconto sulle retta, modalità che premia di fatto le situazioni meno difficoltose.
Scuola materna: previsto un insegnante ogni 25 bambini ed un massimo di 100 iscrizioni, quindi si spera che i Gaviratesi non procreino.
Ricordiamo che le opere strutturali effettuate alle scuole primaria e medie erano risorse di progetti antecedenti questa Amministrazione e stanziati e liberati dal patto di stabilità dal Governo nel corso del mese di luglio 2014».

«Per le famiglie in generale per tutti i residenti bisogna aggiungere l’introduzione della TASI per l’abitazione principale con una aliquota del 2% con detrazioni di 50€ per ogni figlio, i conteggi saranno a carico dei cittadini, a differenza di quanto promesso dal Governo e che la maggioranza dei Comuni ha già predisposto, a carico dell’Ente. Ricordiamo che fino ad oggi la TASI non era applicata.  Si vuole favorire lo sviluppo turistico e poi, dopo gli aumenti dell’Imu e dell’addizionale Irpef sulle attività commerciali che hanno approvato lo scorso anno, oggi hanno aumentato del 15% la TARSU a bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie, guarda caso le attività turistiche.
Hanno abolito alcuni parcheggi a pagamento causando una mancata entrata di € 46.000,00. Nel 2014 furono € 100.000,00 le entrate, nel 2015 se ne prevedono € 54.000,00. Le entrate, al netto del compenso alla ditta che gestisce i parcheggi, € 30.100,00 dovrebbero essere spese per asfaltature, quali, quando?
Di contro hanno previsto un amento del 20% delle multe. Due dati: il bilancio di previsione 2014 prevedeva entrate dalle multe per € 140.000,00 a consultivo 2014 sono state contabilizzate € 183.000,00 se ne prevedono d’incassare per il 2015 € 170.000,00. Quindi le multe per fare cassa, in due anni + € 43.000,00».

Gianni Lucchina solleva anche la questione pulmino: «Oggi nel silenzio più assordante il pulmino è ritornato a girare, in bilancio non vi è alcun costo, gira a nome di chi, chi lo paga? Non sarà per caso legato alla richiesta di ampliamento del centro commerciale Campo dei Fiori? Una casualità la prossima settimana ci sarà la conferenza dei servizi in Regione proprio sulla richiesta di ampliamento del centro commerciale.
Mentre si tagliano i servizi o si aumentano le tariffe si sono previste nuove assunzioni nell’organico Comunale di due persone qualificate (1 di Cat C e 1 di Cat D). Non sono previsti stanziamenti per le associazioni e si è ridotta sensibilmente i finanziamento alla biblioteca € 10.000,00.  Gavirate è, ma potrebbe esserlo maggiormente, una località turistica, ma nulla si è destinato a questo settore, se non un finanziamento di € 18.000,00 per un Web ed una App per i commercianti e per la organizzazione del Rosa Shopping. Questo non è turismo ma è commercio. Che fine ha fatto il distretto? Il distretto del commercio era nato, in tutti gli altri ambiti così funziona ancora, per sostenere il commercio attraverso la partecipazione ad appositi bandi pubblici. Una domanda: perchè i cittadini di Gavirate devono pagare un strumento operativo per i commercianti quando esistono risorse Regionali e della Camera di Commercio destinate a queste attività? Forse basterebbe presentare PROGETTI. A bilancio ci sono anche € 15.000,00 destinati alle iniziative culturali, bene quali? Non si è dato a sapere. La maggioranza di una Amministrazione ha sì il diritto di decidere come spendere le risorse, ma deve sentirsi obbligata ad illustrare, per lo meno al Consiglio Comunale, come pensa di spendere le risorse e per quali eventi. La minoranza potrà essere o meno da accordo ma questo significa TRASPARENZA».

«In conclusione noi siamo del tutto insoddisfatti di queste scelte, abbiamo, nostro malgrado, dovuto constatare che quanto da noi più volte denunciato ed evidenziato nei mesi scorsi, che la famiglia, la scuola e i servizi sociali non erano la priorità di questa maggioranza, non erano fantasie e tanto meno logiche di parte, con questo bilancio sono chiari a tutti».

La replica del sindaco Silvana Alberio

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2015
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