Caso Mantovani, Pd e 5 Stelle chiedono le dimissioni di Maroni

E' stata depositata la mozione di sfiducia nei confronti del governatore lombardo in seguito all'inchiesta giudiziaria che ha colpito il suo vice Mario Mantovani e l'assessore al bilancio Massimo Garavaglia

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Il Partito Democratico ha depositato una mozione di sfiducia nei confronti del governatore lombardo Roberto Maroni in seguito all’inchiesta giudiziaria che ha colpito il vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani, accusato di corruzione, concussione e turbativa d’asta e l’assessore al bilancio Massimo Garavaglia, coinvolto nel’ipotesi di turbativa per l’assegnazione dell’appalto per il trasporto dei dializzati dell’Asl Milano 1. Due uomini chiave nella giunta guidata da Maroni, dunque, sono iscritti nel registro degli indagati mentre sullo stesso Maroni pende la richiesta di rinvio a giudizio per “turbata libertà” nel procedimento di scelta del contraente e “induzione indebita”. La mozione presentata dal Pd è stata firmata anche dai consiglieri del Movimento 5 Stelle.

Così il segretario del Pd lombardo Alessandro Alfieri ha commentato la decisione di chiedere le dimissioni del goverantore: «Una sfiducia politica nei confronti di un presidente che, negli ultimi due anni e mezzo, non ha saputo cambiare verso ad una Regione già colpita dagli scandali della passata gestione di Lega e centrodestra. Per Salvini l’arresto di Mantovani è una bomba giudiziaria ad orologeria. Noi la pensiamo diversamente: non è affatto normale che la Lombardia debba fare i conti con un presidente sotto processo, un vicepresidente arrestato e l’assessore all’Economia indagato, oltre che – non dimentichiamolo – con una serie di inchieste che coinvolgono diverse società partecipate di Regione Lombardia».

Alle parole di Alfieri si aggiungono quelle del capogruppo in Regione dei pentastellati  Dario Violi:«L’attacco in perfetto stile Berlusconi di Salvini alla Magistratura è inaccettabile. I perseguitati in questa vicenda non sono i leghisti che non parlano, non vedono non sentono, bensì i cittadini amministrati da gente inquisita e arrestata. La Magistratura faccia il suo lavoro in modo sereno senza farsi mettere sotto pressione da politicanti da quattro soldi. Stiamo assistendo al solito ribaltamento della realtà: la maggioranza fa quadrato, respinge ogni addebito e si genuflette a inquisiti e arrestati con manifestazioni di affetto e stima. Salvini e La Lega sfiducino Maroni: la sua Giunta non è mai stata credibile e i cittadini devono tornare a votare».

La Lega Nord, intanto, fa quadrato attorno al suo uomo, Massimo Garavaglia, e il segretario Matteo Salvini ha commentato così l’avviso di garanzia nei confronti dell’assessore al bilancio: «Pazzesco, l’assessore al Bilancio della Regione Lombardia, leghista onesto e concreto, è indagato (e sputtanato da stamattina) perché la sua colpa sarebbe di aver aiutato una associazione di volontariato del suo territorio, che trasporta malati e dializzati. Avrebbe quindi “truccato” un appalto, poi vinto da altri! Se aiutare (senza peraltro riuscirci) una associazione di volontariato è un reato, mi auto-denuncio anche io: arrestatemi!».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Ottobre 2015
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