Il progetto di sistemazione per Piazza Risorgimento
Due i punti centrali: inserire un'area giochi per bambini e aumentare la visibilità dei giardinetti per prevenire microcriminalità
Nel corso dell’assemblea pubblica di venerdì sera, l’amministrazione comunale ha presentato l’ipotesi di riqualificazione di Piazza Risorgimento, sollecitata dagli abitanti e dai frequentatori che da mesi denunciano il peggioramento delle condizioni dello spazio urbano (vedi anche qui).
Due i punti fondamentali su cui l’amministrazione ha chiesto una valutazione: il taglio dei folti arbusti (ma senza toccare gli alberi) che oggi riducono la visibilità dell’area centrale dei giardinetti dalla piazza, rendendola mal frequentata; l’inserimento di un’area per bambini. «Sarebbe chiusa da una bassa recinzione, per evitare che i bambini sfuggano inavvertitamente al controllo dei genitori, in un’area molto trafficata» ha spiegato il vicesindaco e assessore all’urbanistica Giovanni Pignataro, affiancato dalla delegata alla partecipazione Cinzia Colombo e dal sindaco Edoardo Guenzani. I giochi installati sarebbero di nuovo modello, certificati come accessibili ai disabili, anticipando una scelta che si vorrebbe fare anche in altre aree. «L’idea è che la presenza di altre persone, la frequentazione in diverse fasce d’orario, induca ad un maggior controllo dello spazio» hanno spiegato gli esponenti dell’amministrazione comunale.
Un altra zona dei giardinetti – quella verso la rotonda – potrebbe essere invece destinata ad una piccola area cani: su questo punto è emerso qualche dubbio, anche per l’estensione piuttosto limitata dello spazio. Nel corso della serata Alessandro Quaglia – noto “attivista” cittadino – ha proposto in alternativa anche l’idea di una piccola pista da bocce all’aperto, un po’ come quella che viene allestita “spontaneamente” da alcuni appassionati sui vialetti del Parco Bassetti. L’ipotesi ha attratto un certo interesse e già si pensa ad una verifica tecnica sulla fattibilità.
Per il progetto sono disponibili 57mila euro, derivanti dal fondo in cui i membri della giunta comunale versano una parte dell’indennità da amministratori. La somma dovrebbe coprire l’intervento, anche se va valutata la possibilità (costosa, intorno a 12mila euro) di installare una telecamera di sorveglianza.
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