Bertinotti a Varese: “Papa Francesco la pensa come me”
L'ex-leader comunista ha presentato il suo libro "Sempre daccapo" . Intervistato dal giornalista Enrico Castelli ha ripercorso gli errori e pregi di un'ideologia sconfitta dalla storia: "Il Papa è l'unico a portarne avanti i valori "

Fausto Bertinotti ha presentato questa sera, sabato, il suo libro “Sempre daccapo” nella sala congressi dell’Ascom di Varese, intervistato dal vicedirettore del TgR Enrico Castelli. Lo storico segretario del partito della Rifondazione Comunista è stato ospite del centro culturale Massimiliano Kolbe che ha organizzato la serata.
Bertinotti ha dialogato con il giornalista varesino attorno ai temi sviscerati in questo libro scaturito da un’intervista con Roberto Donadoni che risale al 2014. L’anziano leader comunista ha così toccato diversi temi partendo da un dato di fatto: il senso del limite della politica e della stessa ideologia che ha guidato la sua azione politica negli anni, gli errori fatti personalmente e quelli globali del movimento operaio, l’importanza di ripartire dall’inizio per combattere il nuovo capitalismo che domina il mondo.
Castelli, attraverso domande precise e fondate su un’attenta lettura dell’opera di Bertinotti, ha portato la discussione sui punti che negli ultimi anni legano l’ex-Presidente della Camera con l’attuale Papa Francesco: «Io e Papa Francesco abbiamo la stessa visione di questo capitalismo onnivoro e barbarico, che priva le persone anche della propria esistenza – ha detto Bertinotti – bisogna ripartire dalla resistenza all’individualismo, alla ricerca spasmodica del successo, al consumismo che pervade la società moderna. Come? Ridando valore alle esperienze che stanno al di fuori da questo meccanismo: cooperativismo, solidarietà, collettivismo».

Bertinotti auspica un dialogo tra le forze più progressiste della Chiesa che in Italia hanno vissuto la stessa cacciata da qualsiasi forma di cittadinanza così come il comunismo e il socialismo: «Entrambe queste realtà hanno saputo reagire a questa cacciata costruendo casematte nella società: penso alle scuole, agli ospedali per la Chiesa, le cooperative e le case del popolo da parte dei socialisti».
I luoghi dove si formano le coscienze – conclude Bertinotti – sono stati fondamentali per la crescita del Paese ma oggi sono in gran parte svuotati da una mercificazione totale dell’uomo. Bisogna, quindi, ritornare all’inizio con la consapevolezza degli errori fatti (in primis la volontà di costruire l’uomo nuovo) ma salvando i valori di base dell’esperienza comunista e socialista: l’eguaglianza prima di tutto.
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Eh si, pero’ papa Francesco le cose le pensa e le fa proprie nella sua vita. Bertinotti peccato che le pensi, ma e’ stato ben lungi dal farle proprie: non ha mai rinunciato a privilegi e vitalizi da ex parlamentare ex presidente della Camera e vive sontuosamente. Per non parlare del protagonismo e la poca squadra che ha fatto in politica (vedasi caduta governo PrODI)