Il pensiero filosofico spiegato a cento bambini
Gli alunni, di età compresa tra i 6 e i 12 anni penseranno insieme ai docenti e ricercatori dell’Università degli Studi dell’Insubria mercoledì 25 novembre

“Filosofiamo dal vivo: workshop filosofici per studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado” richiama all’Università dell’Insubria, sotto l’egida del Centro Internazionale Insubrico Cattaneo-Preti, i piccoli studenti delle scuole primarie di Varese e Gavirate, per una mattinata di laboratori, di incontro e di scambio, che sarà arricchita dagli interventi tematici di Fabio Minazzi (Direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico), Pensare con Socrate; Veronica Ponzellini (Centro Internazionale Insubrico) Conoscenza, conosciamo; Fiorenzo Ferrari (Istituto Comprensivo di Verbania-Trobaso), In viaggio con Marco Aurelio. Conoscere se stessi e gli altri; Ester Galli (Associazione filosofiacoibambini), Che cos’è un cucchiaio? Ontologia, linguaggio e bambini; Giovanna Lo Cicero (Centro Internazionale Insubrico) e Veronica Ponzellini (Centro Internazionale Insubrico), Vedo, tocco, gusto, annuso, sento o ragiono? Il problema della conoscenza; Francesca Sgambelluri (Scuola primaria “Manzoni” di Rescaldina), René e le strane visioni. Cartesio e la comprensione del valore del dubbio. Infine i piccoli pensatori potranno visitare la Mostra fotografica La persona Down. Progettiamo un futuro adulto ideata da Giovanna Brebbia, con le fotografie di Carlo Meazza e la guida di Stefania Barile (Centro Internazionale Insubrico) e Chiara Campiotti(pedagogista).
A questo proposito il professor Fabio Minazzi, ordinario di Filosofia teoretica, precisa che «Quando si entra in una classe delle scuole primarie per filosofare con i bambini sembra di fare un salto nel tempo: ci si trova immediatamente immersi nel mondo della riflessione presocratica, alle origini della storia occidentale, perché questi giovanissimi pensatori pongono domande a 3600, dimostrando un’esuberanza di pensiero davvero straordinaria». Anche la professoressa Veronica Ponzellini, responsabile di questo progetto, osserva che: «Filosofare con i bambini significa sperimentare quella meraviglia del pensare, di aristotelica memoria, che si manifesta sia nell’istante originario dell’interrogazione filosofica, sia nella valutazione delle risposte elaborate dai giovanissimi pensatori e il ruolo del docente diviene quello di guidare i bambini nella strutturazione del pensiero razionale critico».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Castegnatese ora Insu su Riunione dal Prefetto sul viadotto Vedano di Pedemontana, bocche cucite ma facce preoccupate
Felice su Il sindaco di Daverio difende il Trail delle Terre di Mezzo: "Chi rovina i boschi sono gli spacciatori"
lenny54 su Matteo Bianchi eletto Vice-Presidente del Comitato europeo delle regioni in Europa
luigiudici su Fotovoltaico, le società energetiche si arricchiscono alle nostre spalle
gokusayan123 su A Varese e provincia i furti preoccupano i residenti: “Sono entrati in casa a rubarmi con le tute da imbianchino”
BarbaraFede su «Nello sgombero dei senza tetto a Malpensa, i veri fragili sono i cacciatori e non i cacciati»
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.