Il ring con corsie ciclabili a Sciarè piace. Rimane il “nodo” di via Venegoni

Pareri positivi dai cittadini che hanno partecipato all'assemblea pubblica sul nuovo piano che prevede alcune vie a senso unico, alcuni parcheggi in più, corsie ciclabili

Assemblea pubblica Comune Gallarate

L’assemblea a Sciarè promuove la creazione del “ring” di strade a senso unico e di nuove ciclabili a Sciarè. L’amministrazione comunale ha portato in discussione la proposta, avanzata nel quadro di una richiesta di fondi alla Regione (vedi qui) e dopo prime consultazioni “informali” nel quartiere: circa una trentina le persone presenti, cittadini del rione, qualche appassionato ciclista urbano, alcuni militanti del Movimento 5 Stelle, senza contare ovviamente assessori, sindaco e consiglieri comunali.

Con il sindaco Guenzani in platea, sono stati gli assessori all’urbanistica Giovanni Pignataro e alla partecipazione ed ecologia Cinzia Colombo a presentare il piano. Secondo il vicesindaco Pignataro, il progetto di massima garantisce «un equilibrio tra una rete ciclabile completa e le esigenze di chi si sposta in auto e ha bisogno di parcheggio». Qualche voce radicalmente contraria è comparsa comunque: «È un progetto che non ha senso, solo per riavere indietro i soldi di tasse pagate alla Regione: sono vie dove non c’è traffico e dove in bici vanno solo gli stranieri» ha detto un residente della vicina via Arconti. «Piuttosto si facciano in Via Venegoni, che è pericoloso e dove si potrebbe togliere i parcheggi». In generale, però, molti hanno condiviso la necessità di rendere più sicure le strade del quartiere che, anche per la larghezza ridotta, creano problemi in particolare negli incroci tra le auto: in questo senso alcuni residenti hanno promosso il doppio intervento, «bene spostare parcheggi e fare senso unico, per ridurre la pericolosità» (magari – ha suggerito un altro residente – introducendo qualche elemento per rallentare il traffico). Più di una persona ha sottolineato l’opportunità di introdurre il doppio senso per le bici in via Cattaneo, dove già oggi molti pedalano contromano: la legittimità dell’intervento è ancora da valutare, perchè esistono pareri ministeriali discordanti.

Rimane il nodo di via Venegoni, unico accesso al centro storico venendo da Sciarè: «È stretta e pericolosa, c’è a malapena lo spazio per le auto, soprattutto sotto il ponte» è la lamentela portata da alcuni residenti. Su questo, il vicesindaco Pignataro ha confermato che i problemi tecnici sono difficili da aggirare: «Il vero problema è rappresentato dal passaggio sotto al ponte della ferrovia: impossibile eliminare le scale lungo il marciapiedi, che rappresentano un ostacolo per chi si muove con carrozzine o passeggini» ha detto il vicesindaco. «Il problema è che le scale sono di proprietà dei palazzi accanto, bisogna garantire comunque l’accesso ai portoni. E poi eventuali rampe alternative ai gradini avrebbero pendenze eccessive e fuori norma». Quanto alla ciclabile nel restante tratto, l’amministrazione ha confermato l’intenzione di muoversi con prudenza: non c’è spazio per una ciclabile, i parcheggi sono pochi e considerati necessari ai negozi, un senso unico (pur proposto da alcuni residenti) sarebbe scelta azzardata. Non è mancato l’intervento di chi ha chiesto più coraggio nell’introdurre nuove ciclabili.

Gallarate

Al di fuori dell’intervento sul quartiere, c’è chi ha chiesto chiarimenti sulla messa in rete dei diversi tratti ciclabili: «Questo – ha chiarito il vicesindaco Pignataro – è il lotto 1 del progetto più ampio: ci si collega poi alla ciclabile di viale Lombardia, dando continuità al percorso verso Cedrate e verso la Mornera». Più in generale, il piano presentato al bando della Regione ricalcherà – come richiesto – l’ipotesi di rete già tracciata negli scorsi anni (negli strumenti urbanistici predisposti fin dall’era Mucci) e rimasta ad oggi in gran parte sulla carta. Qualche critica è arrivata su tratti recenti di ciclabile rimasti isolati, come quello in via Albricci, nella zona della stazione (già al centro di polemiche). «Ogni volta che interveniamo in modo significativo su una strada cerchiamo di inserire un tratto di ciclabile» ha spiegato l’assessora Colombo. «Anche se oggi sono tratti isolati, si coglie l’occasione per iniziare a intervenire, perché altrimenti non si parte mai. E perchè sono elementi che si possono mettere in rete successivamente».

Come sempre l’assemblea ha finito anche per raccogliere anche altre segnalazioni dal quartiere: alcuni residenti hanno in particolare sottolineato la pericolosità di alcuni incroci e i problemi legati al parcheggio “del Fare”, che costa molto al Comune in termini di gestione ma è spesso segnalato per problemi di vandalismo e microcriminalità. «I pendolari non ci vanno più e parcheggiano nelle strade, è un problema» ha ricordato un residente, riaprendo un vecchio e mai del tutto risolto contrasto di interessi diversi, quello tra pendolari e residenti.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 25 Novembre 2015
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