L’uomo che fotografa le ciminiere
Tutto nasce da una domanda: quante ne sono rimaste in piedi delle cento spuntate come funghi tra la fine dell'800 e l'inizio del '900? Paolo Umberto Ferrario ne ha contate e immortalate 16 ma continua a cercarle

Busto Arsizio era la città delle 100 ciminiere. Quante ne sono rimaste oggi? E’ la domanda che si è posto Paolo Umberto Ferrario su Facebook dove ha creato un album fotografico con quelle che sono rimaste. Fino ad ora ne ha scovate 16 tra i palazzi che hanno preso il posto delle vecchie ed enormi fabbriche che puntellavano la città.
Una domanda che ha anche rivolto ai suoi amici e ai bustocchi sulle pagine dedicate alla città. Oltre a fotografarle ha anche creato una mappa sulle quali ha segnato, con una numerazione progressiva, quelle che è riuscito a fotografare. Attraverso le immagini è possibile fare un piccolo viaggio tra i nomi delle aziende che le utilizzavano.
Le prime due a finire nel suo obiettivo sono quelle del parco Milani, nel quartiere Frati, recuperate e posizionate in mezzo ad un parco verde, poi c’è quella della ex-Amideria De Bernardi – Ferrazzi dove vive ancora un erede della dinastia di imprenditori e oggi diventata area residenziale che si affaccia sulla via XX Settembre. Non poteva mancare quella del Calzaturificio Borri, quella del cotonificio Dell’Acqua-Lissoni-Castigl
Per aiutarlo nella sua spasmodica ricerca potete contattarlo sul suo profilo facebook.
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