Un benzinaio al centro commerciale: critiche dell’opposizione

La decisione della maggioranza di autorizzare l'apertura di un impianto di benzina con annessa officina è criticata da Gianni Lucchina per gli scarsi risultati compensatori

campo dei fiori centro commerciale

Il Consiglio comunale di Gavirate ha approvato una delibera che rende esecutiva la variante al PGT del 2008 per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti con annessa officina.

«La decisione – precisa Gianni Lucchina capogruppo della lista civica Per Gavirate Groppello, Oltrona e Voltorre  è stata assunta con il voto della sola maggioranza, in virtù della convenzione che la maggioranza ha concordato con la società che gestisce il Centro Commerciale Campo dei Fiori».

Nella ricostruzione, il gruppo d’opposizione risale alla convenzione con il Centro commerciale che risale al 1999 e oggetto di revisione nel 2008: « l’amministrazione allora in carica approvò la variante al PGT che prevedeva la possibilità di installare l’impianto carburanti ma ne condizionava la realizzazione ad una specifica convenzione da firmare tra Comune e proprietà. Non è quindi vero che la realizzazione del distributore e dell’officina era un atto “obbligato e dovuto”, scaricandone la responsabilità sulle Amministrazioni precedenti. Se fosse vero che era obbligatorio autorizzare l’intervento non si capisce perché sia stato necessario convocare il Consiglio Comunale per la sua approvazione».

Lucchina ricorda come la proprietà nel 2013 sospese la presentazione del progetto di realizzazione davanti alla ferma posizione dell’Amministrazione allora in carica che pretendeva il completamento di tutte le opere previste dalla convenzione del 2008 e oneri sensibilmente maggiori rispetto a quelli inseriti ora in convenzione dall’Amministrazione Alberio.

«E’ vero invece che senza l’accordo su una precisa convenzione come richiesta dal PGT in vigore questa realizzazione non si potrebbe fare, così come è stato sino ad oggi prima di questa improvvisa e improvvida accelerazione impressa dalla maggioranza alla chiusura del progetto. Tra l’altro va detto che l’opposizione del 2008 si espresse negativamente sul progetto con una pesante campagna di stampa e rinunciando addirittura a presenziare alla discussione in Consiglio. Troviamo quindi poco coerente la posizione di chi dopo aver fatto parte di quella opposizione oggi siede sui banchi della maggioranza che lo approva. Se quindi davvero si avesse voluto proseguire in una posizione di “contrarietà” al progetto bastava tenere alta l’asticella della indispensabile convenzione».

«Peraltro su un atto così importante pesa anche l’assenza del Consigliere delegato al Commercio, da cui ci aspettiamo un ampia visione progettuale dello sviluppo del commercio in Gavirate su cui speriamo di poterci confrontare in occasione del prossimo dibattito in Consiglio. Noi non siamo contro il Centro Commerciale che è ormai una importante realtà di lavoro in Gavirate nè tanto meno siamo pregiudizialmente contro la realizzazione di questo progetto: riteniamo però che la convenzione che la maggioranza ha redatto e votato da sola sia iniqua verso le legittime attese dei cittadini di Gavirate, prevedendo compensazioni finanziarie ai minimi livelli e soprattutto omettendo ancora una volta vincoli temporali  al completamento delle opere già concordate e non ancora realizzate».

Come compensazione, Lucchina spiega che : « Il Contro Commerciale dovrà corrispondere  53 mila euro quale monetizzazione degli standard urbanistici, che è il valore di legge per la urbanizzazione di aree edificabili, e quindi dovuto; invece gli impegni finanziari aggiuntivi concordati, chiamiamoli “a compensazione” ammontano a  42 mila euro complessivi nell’arco di due anni così suddivisi:  15 mila euro all’anno per due anni a favore di attività di promozione per i commercianti del  Centro Storico (e quelli delle frazioni sono forse da meno ?) e 12 mila euro per la gestione del pulmino gratuito per 12 mesi, dei quali 4 già trascorsi (valore del servizio calcolato per noi da una società privata di trasporto pubblico).  A noi sembra che, rispetto agli impatti certamente positivi per il Centro e decisamente critici per le restanti attività commerciali, questo accordo equivalga ad “un piatto di lenticchie” utilizzando lo stesso termine di paragone usato dall’opposizione del 2008 e dal vicesindaco l’altra sera.  Né ci sembra che il palliativo di un minimo contributo a sostegno delle attività commerciali del nostro centro storico sia sufficiente a dare respiro ad attività in sofferenza. Questa realizzazione renderà di fatto il Centro Commerciale ancora più attrattivo, sempre più “centro” del nostro paese, potendo contare non solo su una gamma completa di servizi commerciali dai negozi alla ristorazione alle parafarmacie, ma anche su un concorrenziale distributore di benzina e di gas metano (il più vicino è a 15 km) con annessa officina».

«Abbiamo proposto di costituire un osservatorio/consulta con i gestori degli impianti di carburante e le rispettive associazioni di rappresentanza per valutare con loro l’impatto di questo intervento, le possibili ricadute negative e le eventuali azioni compensative per attenuare i rischi di perdita di posti di lavoro, ma anche questo ci è stato bocciato. A dimostrazione della bontà della nostra proposta basterebbe leggere la presa di posizione di Ascom Varese».

Davanti a un risultato “al ribasso” per la cittadinanza, Lucchina e il suo gruppo chiedono: « Aabbiamo proposto alcune semplici ma concrete PROPOSTE: in primo luogo, come previsto dal programma della nostra lista e anche della Maggioranza, prima di autorizzare la realizzazione di altre opere presso il Centro Commerciale si deve pretendere e concordare il completamento della convenzione del 2008 per il quale ci risulta manchino opere per oltre 290 mila euro. Inoltre vogliamo che, attraverso contributi finanziari sensibilmente più significativi di quelli oggi concordati, i Gaviratesi possano contare su un’amministrazione in grado di progettare ed attuale quegli spazi e ambiti di vita sociale e culturale che oggi i vincoli di bilancio ordinario stroncano sul nascere. La maggioranza ha voluto frettolosamente approvare questa realizzazione: noi proponiamo ai cittadini, alle imprese, alle associazioni di categoria di fare sentire la loro voce. Dalla pubblicazione della delibera ci saranno 15 giorni di tempo in cui sarà possibile per ogni cittadino presentare osservazioni e proposte di modifica. E’ uno spazio di libertà e democrazia che confidiamo verrà utlizzato nell’interesse di tutta la collettività».

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Pubblicato il 23 Novembre 2015
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