Che ci fanno quei pesci a riva? “Scappano dai cormorani”

Alcuni lettori preoccupati per quella che a prima vista pare una moria, documentano il fatto. Il guardapesca: “Stormi di uccelli fanno scempio di pesce e non possiamo fare nulla”

Pinne che sbattono in pochi centimetri d’acqua, a riva, nel lago di Comabbio: centinaia di pesci, scardole, carpe, qualche persico trota, che si trovano a condividere, sembra, la stessa fine.

Lo riportano le foto inviate da Vichi M., un lettore di Varesenews a spasso sulle sponde del bacino: “Correndo sulla ciclabile del lago di Comabbio, si trovano di tanto in tanto gruppi di pesci che penso stiano morendo, la parte che riguarda il lago è la sponda di Varano Borghi, parteendo dall’hotel Montelago e proseguendo verso il campeggio La Madonnina”, scrive.

La denuncia è stata subito girata alla polizia provinciale che si è attivata prontamente.

Del caso si è occupato anche Gianpiero Mandelli, da 30 anni guardapesca del lago di Comabbio, i cui diritti sono gestiti da una società milanese: nel lago possono difatti pescare i residenti dei paesi rivieraschi e spetta a Mandelli far valere le regole.

Proprio il guardapesca, per cui queste acque sono di casa, dà una sua spiegazione: non si tratta di una moria.

«Premetto che mi sono recato a fare un sopralluogo nel punto indicato ma non ho trovato nulla – spiega . Tuttavia sono a conoscenza di questo fenomeno, accade di tanto in tanto e riguarda la diffusione di un cacciatore implacabile, il cormorano, che si raggruppa in stormi, individua i branchi di pesce e li spinge verso le acque basse per predarli».

Un uccello che si nutre di pesce sarebbe quindi la causa di quanto segnalato dal lettore.
«È un fenomeno che si ripresenta periodicamente di anno in anno, specialmente in inverno quando il pesce tende a raggrupparsi – spiega Mandelli – . Il fatto è che i cormorani sono animali protetti e soggetti al massimo ad abbattimenti selettivi che tuttavia non riescono ad arginare il fenomeno. Anche sul Monate (il lago ndr) ve ne sono moltissimi e anche lì fanno danni. Per evitare che il pesce muoia in così poca acqua abbiamo in passato tentato di spingerli al largo con guadini: è un’operazione piuttosto difficile perché si rischia di schiacciarli o ferirli».

Il lago di Comabbio non presenta problemi di eutrofizzazione: si tratta di un bacino che comunica attraverso il canale Brabbia col lago di Varese, di cui ne è immissario.

Ospita diverse specie pregiate di pesce come il luccio, l’anguilla, la tinca e il persico trota, oltre alle scardole, persici sole e carpe, molti dei quali presenti nelle foto inviate dal lettore.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Dicembre 2015
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