Nasce la “Sociallibreria” che sfida il mondo editoriale

Un gruppo di studenti di informatica dell'Insubria ha realizzato il primo social culturale. Il principio è quello della condivisione di libri, appunti e slides ma anche dell'acquisto di ebook

Socialibreria

Condividere e incontrarsi. La filosofia social non manca a “E-Peb”, la piattaforma ideata da un gruppo di studenti ed ex studenti della facoltà di Informatica dell’Università dell’Insubria che ha messo in rete una biblioteca-libreria digitale interattiva.

Il punto di partenza è duplice: sia il costo dei libri cartacei sia la possibilità di poter usufruire di appunti e slides usati da altri alunni per superare gli esami universitari. Così, grazie alla loro competenza, Alessandro Lopa, Salvatore Castaldi, Andrea Romitelli , Mauro Gentile e Nazario Martino, capitanati da Danjel Delishi, 27 anni, hanno realizzato una piattaforma per “e-book” che permette anche di personalizzare la propria libreria anche con titoli di letteratura in generale.

Il prodotto, sostenuto come “spin off” dall’Università dell’Insubria, ha già ottenuto diversi riconoscimenti: dal premio del bando di Regione Lombardia Net Generation prima e Start up per Expo’ successivamente, all’assegno di mille euro per dodici mesi di IBM (l’IBM Global Enterpreneur): «E-PEB è pensata da noi studenti per altri studenti – spiega il fondatore di Sociallibreria e l’ideatore della piataforma, Danjel Delishi, studente di Informatica iscritto al terzo anno della triennale all’Università degli Studi dell’Insubria – . Infatti si rivolge innanzitutto agli studenti e ai professori, che possono abbonarsi e consultare online i testi scolastici dalla piattaforma con innegabili vantaggi in termini innanzitutto economici, perché ovviamente il costo dell’abbonamento risulta notevolmente inferiore rispetto all’acquisto dei volumi cartacei, ma anche in termini di interazione e di scambio tra docente e alunni».

Alla “Sociallibreria” si accede con un abbonamento mensile che varia dai 9 ai 20 euro a seconda dei servizi. E-PEB funziona come gli altri social: gli utenti, una volta collegati, possono ricercare e leggere ogni libro disponibile ( il servizio è gratuito per i testi ormai privi di copyright).

E-PEB propone molte altre funzioni che mirano anche a sintetizzare in sé gli altri social e gli altri strumenti smart di comunicazione. Una volta effettuato l’accesso, l’utente oltre alla “libreria” che contiene tutti i volumi presenti nel database, si ritrova davanti alla sua “biblioteca personale”, dove può consultare i libri scaricati, e alla sua “scrivania” dove può prendere appunti, fissare idee e commenti, che poi possono essere condivisi con la rete dei “messaggi”, delle “news” e dei “gruppi”. La pagina di ogni utente è personalizzabile, ad esempio vi è anche la funzione “calendario” dove segnare appuntamenti di studio o di lavoro.

 Grazie a un particolare software messo a punto dagli studenti, si possono riconvertire tutti i formati dei testi utilizzati, rendendoli utili a uno “studio personalizzato” con note, sottolineature e commenti.

Particolare attenzione sarà prestata all’editoria scolastica: «Ogni Scuola può mettere online sulla piattaforma la lista dei libri di testo – spiega Alessandro LopaE-PEB mette a disposizione degli studenti i libri: ogni professore può gestire un gruppo classe, condividere i suoi appunti, effettuare delle video-lezioni e creare sotto-gruppi insieme ad altri docenti o per diverse materie. Sono previste agevolazioni e ulteriori sconti per i rinnovi degli abbonamenti e per il riutilizzo di “testi usati” proprio come per il mercatino dei libri usati. In pratica un utente che restituisce i libri dopo l’utilizzo riceverà o uno sconto sull’abbonamento dell’anno successivo oppure – se preferirà – riceverà un tablet in omaggio. Per le famiglie indubbiamente il vantaggio è economico: si parla di un risparmio del 30-40%, inoltre i tempi di attesa sono azzerati, non è più necessario ordinare i libri in libreria o andare a ritirarli; infine E-PEB è green: permette di stampare di meno e pertanto di sprecare meno carta.  È inutile dirlo: i giovani essendo nativi digitali si trovano meglio con questo sistema».

Il social, dopo un anno di sperimentazione, è pronto ad affrontare il complesso mercato editoriale. Un campo non del tutto semplice….

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Pubblicato il 16 Dicembre 2015
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