Lo Spiderman del Gabon, dalla Pro al Borussia (con destinazione Arsenal?)

Pierre-Emerick Aubameyang non ha sfondato nel Milan, è esploso in Francia e si è consacrato a Dortmund, ma i primi passi furono a Busto

pierre-emerick aubameyang calcio

C’è un bomber in Europa che vanta una media-gol migliore di quella clamorosa di Gonzalo Higuain con il Napoli (20 in 20 partite), una delle più alte tra tutti i grandi campionati di calcio.

Pierre-Emerick Aubameyang, 25 anni, centravanti del Borussia Dortmund, ha fino a oggi segnato 18 reti in 16 apparizioni con i gialloneri tedeschi: parliamo di lui perché da ragazzino ha vestito per diversi anni la maglia della Pro Patria, e proprio per questo la (attuale) società bustocca sta provando a ottenere il cosiddetto “premio di valorizzazione” (LEGGI QUI), che per un campione del suo calibro potrebbe tradursi in un gruzzolo molto importante per le casse tigrotte.

NASCITA E PRO PATRIA – Nato a Laval, nord-ovest della Francia, Aubameyang è però di nazionalità gabonese ed è figlio d’arte visto che il padre è stato difensore della selezione africana e allenatore della stessa. Il giovanissimo Pierre-Emerick è arrivato a Busto quando il direttore generale era Riccardo Guffanti e ha giocato nelle formazioni Giovanissimi e Allievi della Pro Patria a metà degli anni Duemila.

MILAN SFUMATO – Poi fu la volta del rossonero: Aubameyang è stato ingaggiato dal Milan con cui ha disputato il campionato Primavera e la Young Champions League. Poco spiegabilmente però, il centravanti gabonese non è mai approdato in prima squadra in occasioni ufficiali: divenuto senior il Milan lo prestò al Digione (2008-09) nella B francese, e lui segnò 8 gol.

GRANDI DI FRANCIA – Il bottino gli valse la salita di un gradino e l’arrivo nella Ligue 1 francese con il Lilla, sempre in prestito dal Milan. Nel primo anno ai massimi livelli il giovane bomber segnò due volte e collezionò le prime 9 presenze in Europa League.
Non riscattato dal Lilla tornò al Milan e ripartì oltralpe con un altro prestito, al Monaco. Altre due reti in biancorosso in metà stagione, e a gennaio 2011 nuovo prestito al Saint-Etienne dove è rimasto per due anni e mezzo. Ancora 2 gol in mezzo campionato con i “verdi”, ancora un prolungamento del prestito fino a quando – dicembre 2011 – il Milan ha definitivamente ceduto Aubameyang al club francese. E qui arrivò l’esplosione con 35 gol in due campionati e la vittoria in Coppa di Lega.

IDOLO DEL WESTFALEN – Jurgen Klopp, allora santone della panchina al Borussia Dortmund, lo ha ingaggiato nell’estate 2013 e ci ha visto benissimo. 13 gol in Bundesliga (e uno in Champions) al primo anno, accanto a Reus e Lewandowski, 16 reti nella seconda stagione (e 3 in Champions) e appunto 18 quest’anno in appena 16 presenze, con 7 gol in 7 gare anche in Europa League.

FUTURO ARSENAL? – Aggiungiamo a tutto ciò 44 presenze e 19 reti con la maglia del Gabon e il fresco titolo di miglior calciatore d’Africa: per questo Aubameyang è ora sul taccuino dei più importanti club al mondo a partire dall’Arsenal, attualmente favorita per il suo cartellino. Una prospettiva che fa gola anche alla Pro Patria, sempre che sia riconosciuta la formazione in maglia tigrotta del ragazzo che fa impazzire il Westfalenstadion.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Gennaio 2016
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