Corso di filosofia dopo la scuola: boom di iscritti al Daverio

Grazie all'arrivo di due insegnanti di filosofia, è stato proposto un percorso extrascolastico agli studenti di quinta per potenziare le capacità di ragionamento. Entusiastica la risposta

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Sono oltre 500 i docenti assunti grazie alla riforma della Buona Scuola nella fase “C”. Si tratta di professori inviati nelle scuole per potenziare l’offerta formativa, coprire eventuali assenze, attivare nuovi progetti.

Nella suddivisione del personale, però, non sempre è andato tutto come si immaginava: nelle scuole superiori, per esempio, ci sono state alcune sorprese che hanno costretto i dirigenti a inventare una soluzione. È capitato che in istituti professionali siano arrivati docenti di filosofia o, viceversa, che nei licei siano giunti esperti di costruzioni. 

All’Isiss Daverio Casula di Varese,  istituto tecnico di formazione commerciale, sono arrivati ben due docenti di filosofia e storia. La prima idea della dirigente Nicoletta Pizzato è stata quella di affidar loro i corsi per il potenziamento ma poi è emersa un’idea che ha avuto un gran successo tra gli alunni: un percorso di filosofia aperto agli studenti di quinta.

« La materia che insegniamo io e la collega Lorenza Leonardi – spiega Gianluigi Baliani – viene spesso snobbata perché ritenuta troppo astratta. Invece abbiamo registrato un alto interesse tra i ragazzi per questo percorso che pone al centro il pensiero».

Pensiero critico e logica sono dunque al centro del corso di potenziamento di 15 settimane che i ragazzi frequenteranno fuori dal proprio orario scolastico per prepararsi all’esame di maturità. Trentasei gli iscritti tra cui una ragazza di quarta che ha insistito per poter approfondire la materia: « Tra i partecipanti ci sono ragazzi che hanno già conosciuto la filosofia e hanno bisogno di strumenti interpretativi – spiega Baliani – Altri sono incuriositi, altri hanno sviluppato un interesse proprio e vogliono consolidarlo».

Il nuovo Daverio Casula

Chiaramente, non tutto il percorso filosofico che si affronta ai licei potrà essere trasmesso ai ragazzi: « Abbiamo puntato su tre argomenti forti che si intersecano con gli argomenti di storia e italiano che studiano in quinta. Il primo tema è quello di Dio e delle grandi tragedie che hanno segnato il Novecento a partire dalla Shoah. Il secondo il totalitarismo e il terzo è l’influenza che ha avuto sulla trasformazione dell’uomo l’avvento della società dei consumi. Per affrontare i temi faremo riferimento a tre filosofi: Hans Jonas per parlare di Dio, Anna Arent per i totalitarismo e Marx Horkheiner della scuola francofona per studiare le influenze del consumismo»

Docenti studiati programma di lezioni in compresenza sia i due docenti. Con metodologia  sia singoli per percorsi mirati in vista dell’esame Hans Jonas per parlare di Dio, Hannah Arendt per i totalitarismo e Marx Horkheimer della scuola francofona per studiare le influenze del consumismo».

Un’ora alla settimana i ragazzi saranno invitati a riflettere: i docenti spiegheranno la metodologia del pensiero e poi approfondiranno gli ambiti lasciando ampio spazio al ragionamento dei singoli ragazzi: « Nella prima lezione è emerso un po’ il disorientamento verso questa lezione diversa dalle tradizionali lezioni frontali. Ma hanno presto iniziato a interagire con noi e tra di loro. Hanno superato lo sbandamento e si sono appassionati al dibattito».

Di necessità virtù, recita il proverbio: in questo caso la “Buona Scuola” ha portato una ventata di novità ampliando gli orizzonti dei ragazzi.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Febbraio 2016
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