Il Comune cala l’ultima (dolorosa) carta per evitare il commissariamento

La vicenda è nota e riguarda la condanna al pagamento di oltre 2 milioni di euro all'ex gestore della rete gas. Nel Consiglio comunale del 25 febbraio l'amministrazione presenterà il piano di rientro che andrà alla Corte dei conti

Mauro croci sindaco Sumirago

La crisi finanziaria del Comune di Sumirago è arrivata ad uno snodo fondamentale. Dopo aver tentato di allontanare questo momento in ogni modo il sindaco Mauro Croci ha preparato una lettera pronta ad essere indirizzata a tutti i sumiraghesi per spiegare la difficile situazione con la quale il Comune si trova a fare i conti dal marzo del 2012.

La vicenda è nota e riguarda la controversia nata in seguito al cambio del gestore della rete gas attuata dalla precedente amministrazione nel 2009. La società, che oggi si chiama 2i Rete Gas, presentò al Comune il conto dei rimborsi spettanti con la conclusione del proprio mandato. Una cifra enorme, tanto che la vicenda finì di fronte al Collegio arbitrale che, però, il 7 marzo del 2012 diede ragione all’azienda e condannò il Comune al pagamento di oltre 2 milioni di euro.

Di li a poco ci fu il cambio di amministrazione e da allora è iniziato un percorso a carte bollate che ha tenuto e tiene l’amministrazione sull’orlo del dissesto finanziario. «Abbiamo fatto ricorso presso la Corte d’Appello di Milano – spiega il sindaco Croci -, ma questo non ha impedito l’esecutività della condanna inflitta al Comune. Da allora sono cominciati i pignoramenti alla tesoreria comunale e alla Banca d’Italia e, dietro l’angolo, si è fatto sempre più concreto lo spettro del dissesto finanziario e quindi del commissariamento del Comune».

Quando è parso inevitabile l’Amministrazione comunale ha avviato un piano di rientro chiedendo un prestito alla statale Cassa Depositi e Prestiti che però non è stato accordato, così come quelli richiesti alle banche locali. Così il 30 novembre scorso, in Consiglio Comunale, è stata intrapresa una delicata procedura di riequilibrio finanziario pluriennale: una sorta di procedura di rientro forzato che dovrà ripianare la spesa entro un termine massimo di 10 anni. Non si tratta di una cosa da poco perché è considerata l’anticamera del commissariamento, l’ultima carta da giocare per evitare il peggio.

«La procedura avviata a novembre prevede che entro la fine di febbraio noi dobbiamo consegnare alla Corte dei conti un prospetto che indichi minuziosamente come intendiamo finanziare questo piano di rientro – spiega il sindaco -. Ed è inutile dire che il lavoro di questi giorni è molto difficile proprio perchè dobbiamo scegliere le coperture di questo enorme sforzo economico».

Che cosa intende fare il Comune sarà chiarito durante il Consiglio comunale di giovedì 25 febbraio alle 20.30 quando sarà presentato il piano. «Stiamo facendo di tutto per agire il meno possibile sulla leva fiscale e sui servizi – anticipa Croci -. Tutti gli assessori stanno facendo il proprio lavoro per tagliare la spesa corrente della macchina comunale. La situazione è comunque molto difficile e vogliamo comunicarlo con serietà ai cittadini. È una cosa che non dipende da noi e che ci siamo trovati a dover gestire. faremo tutto il possibile e siamo motivati a gestire il problema al meglio, chiediamo però anche comprensione e tolleranza su quel che potrà accadere».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Febbraio 2016
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