Ticket ospedalieri non riscossi: 2,5 milioni di euro il danno erariale
L'inchiesta riguarda il periodo 2003-2014 e riguarda ben 200.000 pazienti. Coinvolti nove presidi ospedalieri della provincia. Segnalati 38 dirigenti
Trentotto dirigenti ospedalieri sono stati segnalati alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti di Milano. Si contesta loro un danno allo Stato per due milioni e mezzo di euro.
Si tratta di dirigenti dei presidi della provincia di Varese che non hanno preteso il pagamento dei codici bianchi di pronto soccorso, quei pagamenti per prestazioni che non hanno carattere di urgenza ed emergenza.
L’iniziativa è l’atto finale di un’articolata indagine in materia di controllo della spesa pubblica nel settore sanitario, condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Varese.
L’attività investigativa riguarda il periodo 2003- 2014 per circa 200.000 accessi in nove presidi ospedalieri del territorio provinciale: le aziende ospedaliere hanno inviato solleciti di pagamento a tutti quegli utenti che risultano inadempienti. La richiesta è di saldare il debito o di dimostrare il pagamento. La prescrizione del pagamento scade dopo i 10 anni per cui è doveroso tenere le ricevute per tutto il periodo.
Dall’indagine emerge che solo 1 cittadino su 3 (di quelli tenuti al pagamento) ha effettivamente provveduto a versare il ticket mentre si evidenzia l’inerzia della pubblica amministrazione ospedaliera nella riscossione di tali crediti.
I controlli delle Fiamme Gialle hanno accertato che – taluni utenti, per l’effettuazione di esami strumentali, non solo si sono impropriamente avvalsi dei servizi sanitari di pronto soccorso in luogo degli ambulatori medici (per i quali è previsto il pagamento anticipato di un ticket maggiormente oneroso), ma non hanno neppure saldato il previsto ticket ospedaliero di € 25,00. Tale indiscriminato ricorso alle cure presso il pronto soccorso, dettato da una chiara scelta di convenienza economica, ha evidentemente contribuito ad aggravare le note difficoltà delle strutture ospedaliere nell’erogazione dei diversi servizi sanitari.
Al termine dell’articolata indagine, la Procura Regionale della Corte dei Conti di Milano ha aperto una formale vertenza volta a riscontrare le ipotesi di danno erariale segnalate.
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