“Abbiamo investito sulle scuole, ora risorse per la sicurezza”
Alberto Marchesi, consigliere Pd e presidente della commissione sicurezza, interviene dopo i furti avvenuti nelle scuole

«Per le scuole abbiamo stanziato mezzo milione, ora investiamo anche sulla sicurezza degli edifici». Alberto Marchesi – consigliere Pd, presidente della Commissione Sicurezza e delegato in commissione Istruzione – rivendica il lavoro fatto sull’edilizia scolastica dal centrosinistra, ma indica anche la strada da percorrere.
Un intervento che arriva a seguito della serie di furti avvenuti nelle scuole cittadine: prima gli episodi nella palestra scolastica dei Ronchi ai danni della squadra di basket, poi il furto di computer alle Dante in centro città, infine il nuovo episodio alle scuole di Cedrate “ripulite” anch’esse dei computer, che pure erano stati messi nell’armadio blindato.
«Quello che è successo negli ultimi tempi è indubbiamente particolare, non era mai successo in cinque anni» dice Marchesi. Che – rivendicando quanto fato fin qui per gli edifici scolastici – richiama la necessità di nuovi investimenti: «Le alienazioni hanno prodotto la possibilità di fare investimenti forti, abbiamo concentrato molte risorse sulle scuole: 500 mila euro per scuole, di cui 250mila già impiegati per il rinnovo degli infissi. Ora serve un intervento per garantire la sicurezza con videosorveglianza, che valutiamo in 180mila euro più IVA . Lunedì la giunta aveva già programmato di incontrare Lotito PL e poi genitori delle Dante, in questo senso».
(nella foto: le scuole medie di Cedrate durante i lavori di rinnovo)
Di fronte alle tante polemiche sulle scuole e la sicurezza degli edifici, Marchesi sottolinea comunque l’investimento strategico fatto negli ultimi anni: «Vogliamo continuare a lavorare sulle scuole, come già si è fatto in questi anni, man mano, partendo dalle priorità dei diversi edifici». Marchesi chiede però anche «un aiuto ulteriore alle Forze dell’Ordine», pur avendo ben presenti «le difficoltà che esistono nel coprire l’intera città e il territorio circostante». E il Comune, che altro può fare? «Vogliamo valutare una collaborazione con gli istituti di sorveglianza, perché inseriscano le scuole nei loro giri di vigilanza»
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