Gallarate 9.9 svela il suo candidato, è Rocco Longobardi

Niente sorprese, il primo promotore della lista sarà anche il candidato: la sua corsa presentata nella prima delle serate "La politica sorridendo"

serata lancio  Gallarate 9.9

Dopo la raccolta firme e dopo mesi di preparazione, la lista civica La Nostra Gallarate 9.9 lancia ufficialmente la sua corsa per le elezioni amministrative 2016 a Gallarate. Un momento atteso anche perché i “novepuntonove” avevano preannunciato la scelta del nome del candidato sindaco: nessuna sopresa su questo fronte, il candidato sarà Rocco Longobardi, primo promotore e anima del progetto avviato nell’estate 2015. «Il candidato, il primus inter pares, ovviamente altri non può essere che lui: Rocco Longobardi» ha annunciato al termine della serata Monica Salomoni, uno dei promotori intervenuti per presentare alla città il progetto di Gallarate 9.9

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La serata si è tenuta all’Haus Garden Cafè: un’ora per lanciare la lista, per poi lasciare spazio al cabaret. Una novantina i presenti, compresa una pattuglia di osservatori esterni dei vari partiti e liste civiche e di altri “addetti ai lavori”: esponenti del Pd e di Forza Italia, leghisti ed ex leghisti, una buona rappresentanza dell’amministrazione comunale, con il sindaco Guenzani e gli assessori Nicosi, Silvestrini e Barban. Molta curiosità – all’interno e all’esterno – per vedere il clima intorno alla civica (Gallarate 9.9 si proclama «unica vera lista civica»).

Nell’intervento iniziale Longobardi ha ribadito l’approccio orientato al bene della città, «a disposizione» di chi vorrà ascoltare la voce e le proposte: «Il progetto 9.9 sta bene a destra, come a sinistra, come con i 5stelle. È un progetto ambizioso, a disposizione della città, anche se finiremo all’opposizione: lo spirito 9.9 parte dal rispetto delle istituzioni». Tra le prime parole d’ordine si è parlato di Sicurezza («in senso lato, una città accogliente e pulita»), Varietà, (intesa come attenzione a tutte le dimensioni del vivere in città),  Capitale Umano, Unione e relazione («l’Amministrazione e deve stare sul territorio, il cittadino allo stesso livello del sindaco e degli assessori, che sono dipendenti»). E soprattutto: Crescere e migliorarsi. Una posizione che Longobardi ha spiegato necessaria per ricostruire fiducia. «All’inizio di questa amministrazione – ha aggiunto con una sintesi sarcastica – si parlava di lacrime e sangue, alla fine si parlava ancora di sangue» (con riferimento alla colorita protesta di Forza Italia nell’ultimo consiglio comunale). L’inversione di tendenza parte da qui: «vogliamo una città dinamica e che faccia partecipare le persone». Comunicare in positivo alla città, che «non significa nascondere i problemi». E ancora Sostenibilità (qui viene proposto un piano per i primi 60 giorni, «proposte concrete, facendo capire bene entrate e uscite a bilancio») e Regole («Fondamentale definire regole per e creare empatia con i dipendenti comunali, perché svolgano lavoro al meglio»)

A seguire le diverse proposte del “Piano d’azione” illustrate da Paolo Brufatto, Monica Salomoni, Luigi Rutigliani, Alfiero Marangon, Emanuele Mulazzani. Sintesi di base del programma, parole d’ordine da cui partire e alcune proposte più specifiche (come l’idea di uno “urban center” a Palazzo Minoletti o l’investimento per una Smart City). Fino ad arrivare all’annuncio della corsa di Rocco Longobardi: è saltata la fase di domande e risposte sul programma, ma la campagna elettorale è ancora all’inizio e non mancheranno le occasioni, anche in campo aperto.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 03 Marzo 2016
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