Il Facchinetti lancia la sua sfida per Robocup e si porta un frigorifero
Sono 4 i gruppi dell'istituto Facchinetti che si stanno preparando alla Robocup jr che si svolgerà a Bari. Tra loro anche il team Aurat
Lo scorso anno erano i padroni di casa. A Malpensafiere avevano organizzato la versione scolastica delle celebre “Robocup” la competizione tra universitari dedicata ai robot. Per l’edizione 2016, gli studenti dell’Isis Facchinetti di Busto Arsizio stanno mettendo a punto il loro progetto che li vedrà competere nella sezione “dance and theatre”. Si stanno preparando consapevoli del loro valore: il progetto in gara lo scorso anno gli ha valso titoli e onori nazionali e internazionali, oltre a riconoscimenti meno prestigiosi ma più emozionanti sul territorio.
William, Davide e Gianmario del gruppo “Aurat” (Aggiungi Un Robot a Tavola) mostrano il frigorifero robotizzato che sarà uno dei tre elementi danzianti sul palco insieme a una ragazza: « Il nostro spettacolo – spiega Davide Anfuso – è ispirato alle tre leggi della robotica. Ciascun elemento ne dimostrerà una ».
Per arrivare alla “coreografia” i ragazzi prima hanno dovuto ideare i robot: « È un lavoro in team con altri studenti del Facchinetti – racconta Gianmario Casula – Ci ritroviamo studenti di diversi percorsi, ciascuno con le proprie competenze. Le condividiamo per realizzare ogni componente dei robot. Noi siamo informatici ma abbiamo lavorato con elettronici e meccatronici: una collaborazione che ci ha visti lavorare di mattina ma anche al pomeriggio, fuori dall’orario scolastico. Veniamo a studiare, progettare, sperimentare e mettere a punto almeno due o tre pomeriggi alla settimana».
Curiosità, passione ma anche voglia di lasciare a questa scuola un segno tangibile del proprio passaggio: il gruppo “Aurat” è, infatti, al quinto anno e sta creando gli eredi che proseguiranno con la stessa voglia di mettersi in gioco. A supervisionare il team, il professor Loris Pagani che li ha stimolati e supportati nel lungo lavoro preparatorio in vista della competizione di Bari a fine aprile. Prima, però, saranno impegnati alla Rome Cup che propone anche una sezione per le scuole a cui si accede attraverso un concorso e, nemmeno a dirlo, il Facchinetti è stato scelto per rappresentare la Lombardia.
Insieme ad Aurat, ci saranno anche una squadra di meccatronici e due di elettronici che cercheranno di guadagnarsi l’accesso alla Robocup di Bari durante la selezione “rescue” che si terrà a Vercelli a metà marzo. Tra i ragazzi impegnati c’è Simone Tognella del gruppo “meccatronica”.
Sta ultimando il suo robot impegnato nella gara “rescue”: « Dovrà seguire una linea riconoscendo i colori – racconta Simone – e poi raggiungere una stanza completamente bianca dove dovrà individuare delle palline. Queste palline rappresentano il bene da “salvare”. Dovrà agganciarle e metterle in un luogo indicato, al sicuro».
Per questi studenti è una sfida a 360 gradi: « Lo scorso anno abbiamo preparato un robot utilizzando un kit preconfezionato. Abbiamo avuto, però, troppi problemi. Così per questa gara, con l’aiuto del professor Lippolis, abbiamo realizzato da soli, nei nostri laboratori, tutti i componenti ad eccezione delle ruote. Li abbiamo pensati, disegnati, realizzati con la stampante 3D e poi assemblati. Li abbiamo provati e fatto alcune modifiche. Sempre nei nostri laboratori».
Un’attività a cui i ragazzi si appassionano perché possono tradurre in oggetti e azioni ciò che viene spiegato in classe. Ma non solo: « Lo scorso anno – racconta William – abbiamo portato il nostro laboratorio di robotica nel reparto di pediatria dell’ospedale Niguarda a Milano. È stato un momento molto bello perché abbiamo visto la gioia di questi bambini mentre ci seguivano nella trasformazione di semplici giochi in piccoli robot. Un’esperienza che mi ha emozionato tantissimo».
Ora, i ragazzi di Aurat, insieme al docente Pagani, andranno anche nella scuola media di Castellanza: sono stati chiamati per tenere un laboratorio di robotica. Un invito maturato proprio all’indomani di Robocup, sull’onda emotiva di quello spettacolo incredibile tutto realizzato sui banchi di scuola.
Banchi speciali come quelli del Facchinetti.
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