Riconosciuto uno dei rapinatori del supermercato
I carabinieri lo scovano grazie alle immagini delle telecamere e lo vanno a prendere a casa. L'auto era stata rubata
VIDEO – Le immagini delle telecamere che hanno incastrato il rapinatore
Non si scappa a lungo dai carabinieri. Si chiama Vincenzo Abbate, ha 34 anni, abita a Malgesso, ed è uno dei tre uomini che lunedì hanno rapinato il discount Dipiù di Laveno Mombello. E’ stato sottoposto a fermo, su ordine del pm Sara Arduini della procura di Varese.
I militari di Luino e Varese, martedì pomeriggio, lo hanno trovato a casa: a 200 metri dall’abitazione c’era la Panda Nera utilizzata per il colpo e immortalata dai filmati delle telecamere comunali di Laveno. L’auto presentava la rottura del nottolino di chiusura della serratura nella portiera del conducente ed era stata rubata a Cerro Maggiore qualche giorno prima, un furto regolarmente denunciato.
I carabinieri hanno pattugliato la zona, poi hanno trovato Abbate in un bar. Lo hanno fermato, si sono fatti condurre a casa sua, hanno perquisito l’appartamento e rinvenuto indumenti simili a quelli utilizzati durante la rapina, ovvero un giubbotto smanicato mimetico e un paio di scarpe. Nella lavatrice del bagno sono stati trovati una felpa e un paio di pantaloni. Nel garage, inoltre, in una cesta in vimini, è stata rinvenuta una pistola scacciacani di colore scuro, tipo revolver , priva del tappo rosso, compatibile con quella utilizzata durante la rapina dal complice.
(Nella foto: maresciallo aiutante della stazione di Laveno Francesco Cesare, capitano Francesco Spera comandante della compagnia di Luino, capitano Gerardina Corona comandante della compagna di Varese, luogotenente Gerardo Popeo comandante della stazione di Laveno)
Il 34enne è stato anche trovato in possesso della somma di 155 euro, eccessiva per una persona senza lavoro. L’uomo ufficialmente è residente in provincia di Oristano. I due rapinatori sono stati immortalati dalla telecamera del comune mentre escono dalla vettura e si mettono il passamontagna. Un terzo uomo guidava. Abbate era noto e quando i fotogrammi sono stati diffusi a tutte le stazioni dei carabinieri, i carabinieri di Besozzo lo hanno riconosciuto.
Tra l’altro l’uomo aveva una folta barba, aspetto che si è rivelato fondamentale nel prosieguo delle indagini. Inoltre, è stata velocemente individuata la targa dell’autovettura Fiat Panda, risultata rubata il 2 marzo scorso ad un uomo di San Vittore Olona.
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