Chi è Abderrahmane Khachia, il ragazzo accusato di terrorismo
Il giovane di Brunello, secondo le accuse, dopo la morte del fratello Oussama si è radicalizzato
L’accusa di terrorismo internazionale pesa come un macigno sulla famiglia Khachia di Brunello: gente modesta e orgogliosa, che abita sopra la biblioteca del paese, in un piccolo appartamento arredato con grande dignità. Ci avevano fatto togliere le scarpe, lo scorso dicembre, quando siamo andati a parlare con loro di Oussama Khachia, di quel figlio morto in Siria, diventato improvvisamente un propagandista del califfato via twitter, e che il ministro Alfano aveva espulso nel gennaio del 2015. (foto: a sinistra Abderrahmane Khachia, con il suo mito, il fratello Oussama Khachia, morto nei territori dell’Islamic State lo scorso inverno)
Dopo qualche minuto, però, si erano pentiti di quella richiesta, si erano sentiti troppo ostili, si erano scusati, ci eravamo seduti tutti in cerchio, nel soggiorno. Abderrahmane era il più gentile, cercava consigli via facebook, in quei giorni, si scusava, ma dichiarava che l’Italia lo aveva tradito. Che la democrazia era una bugia. Studente dell’Itis, un po’ rapper, un ragazzo qualunque, anche spiritoso. Le foto dei campioni di calcio musulmano, ma anche uno scatto con Balotelli in corso Matteotti a Varese, le foto al Mcdonald’s, al centro commerciale. Un ragazzo comune. Così sembrava. Era triste e smarrito. Dopo l’espulsione del fratello, ci chiedeva via messenger: “Ma ti sembra giusto? Noi non siamo terroristi”. Tutta la famiglia Khachia era triste. Nessun segno di radicalismo nei loro vestiti. Nessuno in quella casa che porti il burqa o cose del genere.
Ma quanto accaduto a Oussama ha cambiato le cose. Il fratello maggiore era diventato un mito. Oussama aveva fatto una scelta per il califfato. La famiglia ha sempre ritenuto una terribile ingiustizia quanto accaduto, ma quando giunse la notizia della sua morte nel fratellino è scattato qualcosa.
Abderrahmane, secondo le accuse, dopo la morte del fratello Oussama si è radicalizzato. E’ accaduto tutto negli ultimi mesi. Si dichiarava razzista nella pagina facebook con sarcasmo ed ironia. Ma secondo le intercettazioni avrebbe preso contatti con un amico di Lecco, il pugile Moutahrrik Abderraim, già amico del fratello. Avrebbe, soprattutto, dichiarato la sua disponibilità a seguire le prime di Oussama e recarsi nel territorio del gruppo terroristico denominato Stato islamico Il giovane 23enne è stato arrestato oggi a casa di un amico, a Venegono Superiore.
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