Il cyberbullismo: il pericolo spiegato agli alunni della media
Sono gli stessi studenti della IIC della media Bassetti a raccontare l'incontro con la senatrice Elena Ferrara. Una lezione che ha lasciato il segno
«Il 18 aprile la nostra scuola Bassetti di Sesto Calende ha ospitato la senatrice Elena Ferrara – hanno raccontato Alessia, Martina P., Giuditta e Matilde – in palestra noi della IIC , gli altri alunni e i nostri professori abbiamo ascoltato delle importanti riflessioni sul cyberbullismo e le sue avvincenti spiegazioni. Tutti ascoltavano con molta attenzione e concentrazione».
«Ci ha raccontato di due casi molto particolari – hanno commentato Camilla, Laura, Federico , Martina e Siwara – due ragazze , Carolina e Aurora, sono state vittime di bullismo, che le ha portate al suicidio. Questi due episodi ci hanno fatto molto riflettere. Secondo noi è molto triste che due ragazze siano arrivate a tale gesto estremo a causa del bullismo. Abbiamo capito che i bulli sono ragazzi deboli che vogliono sembrare forti e alla base di tutto questo ci possono essere anche dei problemi famigliari molto seri».
«Abbiamo capito – hanno aggiunto – che il bullo non sceglie la sua vittima a caso e che chi si sente vittima di bullismo deve sempre parlarne con qualcuno, mai tenere tutto per sè. Ringraziamo la senatrice, gli educatori che hanno moderato l’incontro perchè in modo chiaro ci hanno spiegato le dinamiche di tale problematico fenomeno. Ci sembra giusto ringraziare anche la preside prof.ssa Rossi , i nostri professori e i genitori del Consiglio di istituto che ci hanno permesso di partecipare a questo interessante ed emozionante incontro».
«Che cos’è il cyberbullismo? – si sono chiesti Sara, Fiamma, Sirina e Melania – Il cyberbullismo é una forma di bullismo praticata soprattutto da adolescenti via web. Come bisogna reagire? Innanzitutto non bisogna tenere per sè ciò che è successo ma, bisogna parlarne ad adulti fidati e non essere fragili ma, reagire alle oppressioni del bullo. La senatrice ci ha fatto capire di non sprecare la propria vita per delle persone prepotenti , che trovano piacere nel vederti stare male prendendosi gioco di te, essere coraggiosi e fargli capire che non sei debole come loro pensano».
«La senatrice ci ha dato l’opportunità di fare dei bigliettini con scritto delle domande anonime,mentre chi voleva poteva fare domande a voce – hanno poi spiegato Samuele , Matteo, Sidney e Sekou – Si vedeva che era contenta dei nostri interventi e che rispondeva molto volentieri. La cosa che al nostro gruppo ha colpito di più è stata la quantità di casi molto tragici per queste sciocchezze. Il pensiero di un nostro compagno è stato : ”Perchè quelli che fanno cyber bullismo si pentono solo dopo che l’hanno fatto?” la risposta: ”Perchè l’uomo capisce solo dopo quanto possa essere grave una cosa “».
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