Si è spento Padre Gianni Nobili
Il missionario comboniano è venuto a mancare dopo un malore. Padre Gianni manteneva solidi legami con i tanti amici sparsi in Italia e anche in provincia di Varese

Si è spento, colpito da un malore, il missionario comboniano Padre Gianni Nobili, classe 1940. Padre Gianni era missionario dal 1965 e dal 1968 era in terra africana dove ha saputo mantenere nel corso degli anni dei solidi legami con i tanti amici sparsi in Italia, anche in provincia di Varese e tra i comboniani di Venegono Superiore dove ha risieduto. Negli ultimi anni soprattutto attraverso il sito internet “Panespezzato” e le lettere inviate ad ogni ricorrenza di fede.
Padre Gianni, originario di Sondrio, è stato in vari Paesi dell’Africa: ha vissuto in diretta il dramma razziale del Burundi, la dittatura di Mobutu in Zaire e le contraddizioni del Congo e del Kenya. In Burundi, dopo il genocidio del 1972, si è impegnato nell’opera di ricostruzione. In Zaire ha svolto il lavoro pastorale, e si è speso su tutti i fronti: dalle scuole, alle strade, ai pozzi, agli ospedali. A Nairobi, in Kenya, si è buttato in mezzo ai poveri condividendo in tutto la loro vita e la loro lotta.
In questi anni era impegnato in Congo, nella missione di Dondi presso la diocesi Isiro.
Quattro mesi fa, prima di partire per l’ultima volta, scriveva:
“sto preparando le valigie e il prossimo 5 gennaio 2016 rientrerò in Congo. Questa volta il periodo di vacanza in Italia si è prolungato in modo straordinario per vari motivi. Innanzitutto c’era in ballo il mio Giubileo Sacerdotale: cinquant’anni di servizio alla Missione in varie parti del Mondo. Il 14 giugno ho potuto celebrarlo con grande gioia insieme a tanti amici. Poi mi sono trasferito a Brescia per una necessaria verifica della mia situazione sanitaria. Ho impiegato parecchio tempo a recuperare le energie; ma dopo un lungo e dettagliato controllo mi hanno confermato il permesso di ripartire per l’Africa. Sono proprio contento! Tanti amici invece mi ripetono che è ora di “tornare a casa”! Per due motivi principali: prima di tutto l’età avanzata. E poi per una ragione ancora più forte. “Gianni, non vedi che l’Africa è ormai arrivata qui da noi? Non vedi che la Missione è ancora più urgente qui in Europa”? Non nego la forza di questa provocazione. Ma, almeno per ora, è bene che riparta. Perfino il Papa, nonostante i rischi della situazione drammatica che stiamo vivendo, ha deciso di andare in Africa a dare una lezione di Fede e di coraggio, a gettare ponti di dialogo dove altri preferiscono scavare fossati o costruire barriere. Niente giubbotti antiproiettili; niente vetri blindati, ma tanta fiducia in quel Gesù che lo manda e nella preghiera di tutta la Chiesa che lo accompagna. In quest’Africa “continente crocifisso” – come dice il mio amico Alex Zanotelli – ricca di ogni bene, ma incapace di custodirli a causa della voracità dei suoi dirigenti e delle pressioni di potenze straniere; a causa di tante guerre combattute per conto terzi. La visita del Papa è considerata da tutti come una Benedizione e una occasione di riconciliazione. Anche se l’Africa è un continente che sanguina da mille ferite, rimane un enorme bacino di energia vitale e di speranza per tutta l’Umanità”.
Padre Gianni Nobili
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su La funivia di Monteviasco riapre entro l’estate
Tsilvia su Rubato a Cavaria nella notte il pickup antincendio della protezione civile: lo trova all'alba una signora nel giardino di casa
PaGi su Incidente sulla strada tra Somma Lombardo e Malpensa, ferito un 16enne
Felice su Rubato a Cavaria nella notte il pickup antincendio della protezione civile: lo trova all'alba una signora nel giardino di casa
Takaya su "In questo momento il numero esatto di letti del futuro ospedale unico non è importante"
lenny54 su A Gaza stanno massacrando i bambini
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.