Con Unex Project sui monti e nelle postazioni della Linea Cadorna
Quarta edizione dell'Unex Day, proposto dall'associazione di esploratori sotterranei: si va per monti, ma chi se la sente può avventurarsi anche in grotte e caverne d'artiglieria
Su e giù lungo la “frontiera nord”, tra le trincee e le postazioni scavate durante la Prima Guerra Mondiale e usate – in modo inaspettato – durante la Guerra di Liberazione, nel 1943. È il programma della quarta edizione dell’Unex Day, giornata proposta dall’associazione di “esploratori sotterranei” UnEx.
L’appuntamento è per domenica 5 giugno. «Come di consueto l’evento non è organizzato con lo spirito di proseguire con le esplorazioni di ambienti sconosciuti, ma con il sano e solo obiettivo di poter passare una giornata tutti insieme, in allegria e per questo senza nessuna specifica difficoltà tecnica» spiegano gli organizzatori.
«Quest’anno, per organizzare al meglio l’UNEX Day 2016 al fine di venire incontro alle a chi ci segue da qualche tempo richieste, abbiamo pensato ad un itinerario che abbracciasse un ventaglio ampio di tipologie, passando dagli ipogei di tipo naturale, a quelli artificiale ma adatto anche solo a chi sia interessato ad una sana passeggiata nella natura, senza voler necessariamente scendere nel sottosuolo. Abbiamo pertanto trovato terreno fertile in Valcuvia, in provincia di Varese, dove siamo spesso “di casa” per le nostre ricerche non solo sotterranee, ma anche naturalistiche ed archeologiche. Il tema della giornata sarà ovviamente la cosiddetta “Linea Cadorna” o “Frontiera Nord” ed il Monte San Martino.»
La Linea Cadorna è strettamente legata alla storia della Grande Guerra: ideata a cavallo tra Otto e Novecento, fu completata proprio durante il primo conflitto mondiale, quando più concreta si era fatta la minaccia di una invasione austro-tedesca in Svizzera e di qui in Italia: il tratto a ridosso del Lago di Lugano era uno dei più rilevanti, per funzione strategica e per le opere realizzate: trincee, ma anche postazioni di artiglieria in caverna, alloggi in quota, osservatòri, punti per mitragliere. Sezione particolare, quella del Monte San Martino: qui nel 1943 salirono i primi partigiani, un gruppo di militari del Regio Esercito italiano decisi a resistere ai tedeschi, sfruttando appunto le fortificazioni in quota. Dunque, in una domenica si ripercorre la storia di quarant’anni e due conflitti mondiali.
Il punto di ritrovo sarà a Cassano Valcuvia nel parcheggio di via IV novembre alle ore 9:00, da cui si partirà a piedi. Si andrà alla scoperta dei resti di archeologia militare relativa alla Linea Cadorna, parte relativa alle trincee e camminamenti; dopo un oretta di cammino visita (per chi se la sente) alle fortificazioni sotterranee; al termine di questa prima parte pranzo al sacco; nel pomeriggio si riprenderà la visita alle fortificazioni fino alla ex caserma Cadorna, distrutta durante gli attacchi tedeschi del secondo conflitto mondiale; al termine dell’escursione, per chi lo vorrà, un’ultima bevuta in compagnia. In tutto l’evento durerà massimo fino alle 16 , percorrenza di circa 7 km, con circa 400 m di dislivello complessivo.
Abbigliamento raccomandato: – pantaloni – maglione e maglietta comodi; – scarponcini da montagna; – un cambio completo da lasciare in macchina; – guanti da lavoro/giardiniere (durante la permanenza negli ipogei); – in caso di tempo nuvoloso, portare una mantellina impermeabile. Extra raccomandato: – pila/illuminatore personale per entrare negli ambienti sotterranei (FONDAMENTALE); – pranzo al sacco.
La partecipazione alla giornata ha un costo di 10 euro .Tutte le info sono disponibili sul sito di Unex Project. Cliccando qui trovate invece la locandina.
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