Giornata mondiale della fibromialgia, una malattia quasi sconosciuta
Ricorre il 12 maggio la Giornata mondiale di sensibilizzazione per una patologia che si definisce cronica e spesso invalidante. In Italia non è riconosciuta
È una malattia che riguarda l’apparato muscolo-scheletrico. Chi ne è colpito soffre di dolori e stanchezza muscolare tali da non riuscire a vivere normalmente. In Italia sono circa 2/3 milioni di persone, soprattutto donne, ad accusare i dolori derivanti dalla fibromialgia. Ciononostante, non è una malattia riconosciuta come invalidante e cronica così insorgono spesso gravi problemi sociali o lavorativi: una malattia immaginaria di chi non ha voglia di “lavorare”.
Chi ne è affetto si batte perché questa patologia e i suoi effetti siano riconosciuti : solo il Trentino l’ha annoverata tra le malattie invalidanti. I pazienti non hanno alcun diritto a esenzioni di alcun tipo seppur necessitano di cure a vita.
La fibromialgia è “una sindrome da sensibilizzazione centrale caratterizzata dalla disfunzione della percezione, trasmissione e processazione del dolore, con prevalenza a livello dell’apparato muscolo-scheletrico. In breve è una malattia con alterazioni a livello del sistema nervoso centrale, motivo per il quale gli antinfiammatori non agiscono efficacemente”.
Oltre al dolore muscolo-scheletrico diffuso, i pazienti lamentano numerosi sintomi, i più frequenti dei quali i disturbi del sonno, l’astenia, la sindrome da colon irritabile e vari problemi neuropsicologici tra cui l’ansia, la depressione reattiva alle limitazioni e le disfunzioni cognitive.
La diagnosi può essere formulata sia con i vecchi criteri classificati del 1990, che richiedono la presenza di dolore muscolo-scheletrico diffuso da almeno 3 mesi e la positività di almeno 11 trigger point sui 18 previsti, sia con i più recenti criteri diagnostici, formulati dall’ACR nel 2010, in cui, oltre al dolore cronico diffuso, viene attribuita maggiore importanza ai sintomi extra-scheletrici.
Un programma terapeutico multimodale che comprende l’utilizzo di farmaci, il RICONDIZIONAMENTO FISICO, e le diverse strategie operative che fanno parte della terapia COGNITIVO COMPORTAMENTALE, rappresenta, attualmente, il gold standard della terapia della fibromialgia.
Il 12 maggio, si svolgerà la giornata di sensibilizzazione sulla Fibromialgia: stand informativi saranno in diverse piazze d’Italia per presentare quella che è una patologia vera con dolori che possono divenire anche invalidanti.
«Il problema enorme – sostengono le persone colpite da fibromialgia – è la mancanza di cure ben definite per migliorare, tanti malati sono confusi e si autogestiscono. Il lavoro e la vita quotidiana spesso sono altamente compromessi soprattutto in fase acuta. Il Ministero della Sanità ha risposto alle associazioni in modo speranzoso e sicuramente approfondirà l’argomento, è un piccolo traguardo».
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